Gianluca Vialli, ex calciatore della Juventus e della Sampdoria, in televisione ha fatto una rivelazione strappa lacrime che ha commosso tutti.
Gianluca Vialli e Roberto Mancini. I gemelli del gol che hanno fatto sognare i tifosi della Sampdoria, che con la squadra blucerchiata si sono laureati Campioni d’Italia nella stagione 1990/91. La coppia d’oro, nel passato a Genova e nel presente, con l’azzurro della Nazionale.
Presenti alla presentazione del film “La bella stagione” a Torino. Racconto dell’impresa storica della squadra di Paolo Mantovani: lo scudetto vinto con i goal dei ‘gemelli’ e con la fratellanza di un gruppo unico e probabilmente irripetibile. Ospiti in collegamento a ‘Che tempo che fa’, programma tv di Fabio Fazio.
Impossibile non parlare della vittoria dell’Europeo dell’Italia, con Mancini commissario tecnico e Vialli capo delegazione della Nazionale. Così come è stata ricordata la notte magica di Wembley e l’abbraccio tra i due. Immagini che raccontano del profondo rapporto tra i due. L’ex numero 9, però, dal 2017 combatte contro la malattia. Un tumore al pancreas con cui lotta e convive. È stato lo stesso ex calciatore a parlarne.
“Io con il cancro non sto facendo una battaglia. Perché non credo che sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me. È un compagno di viaggio indesiderato, però non posso farci niente. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai. Sperando che un giorno quest’ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni, perché ci sono ancora tante cose che voglio fare“.
“So che, per quello che mi è successo, ci sono tate persone che mi guardano. E se sto bene io, posso pensare stiano bene anche loro. Forse perché sono stato un giocatore e un uomo allo stesso tempo forte, ma anche fragile e vulnerabile. Quindi credo che qualcuno possa essersi riconosciuto in questo. L’importante non è vincere, è pensare in modo vincente“.
“La vita è fatta per il 10% da quel che ci succede e per il 90% da come l’affrontiamo. L’abbraccio con Roberto Mancini è stato un completo, c’era l’abbraccio sportivo, c’era la paura che aveva condizionato entrambi negli ultimi anni per via delle mie condizioni. È venuto a galla tutto questo, le nostre lacrime erano piene di questi sentimenti in un colpo solo. Un abbraccio più bello di quando gli passavo la palla e lui faceva gol“.
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