Il mondo dello sport italiano piange un’altra vita spezzata troppo presto, dopo la tragedia di Rebellin, questa volta è un giovane calciatore ad essere stato investito.
Un altro lutto nel mondo dello sport, a soli pochi giorni di distanza dalla tragedia legata alla scomparsa di Davide Rebellin, che ha perso la vita mentre si stava allenando in bicicletta nel vicentino. Un nuovo fatto di cronaca simile, che ha inevitabilmente colpito tutti i tifosi.
Un incidente di notte, intorno alle 22:00 di mercoledì 30 novembre. A perdere la vita questa volta è un giovanissimo calciatore del Padova, come riporta il Corriere di Bologna. Investito, mentre in strada sulla bicicletta. Coinvolto anche un diciassettenne.
Inutili i soccorsi, tempestivi, allertati da un passante. Non c’è stato nulla da fare per Manuel Lorenzo Ntube, difensore che militava nelle giovanili del Padova. L’automobilista si è subito consegnato alla forze dell’ordine, a differenza di quanto accaduto a Rebellin.
La sua società ha subito diramato un triste comunicato sul sito web ufficiale: “Il Calcio Padova è in lutto per la tragica scomparsa di Manuel Lorenzo Ntube, giovane difensore del nostro settore giovanile, nella formazione Under 17, la cui vita è stata spezzata ieri sera in un tragico incidente stradale. L’intera società Biancoscudata con i propri tifosi partecipa commossa al dolore e si stringe attorno ai familiari ed agli amici di Manuel”.
Ne ha parlato anche Carlo Sabatini, il responsabile del settore giovanile della società per cui era tesserato: “È una mazzata tremenda, una notizia terribile che ci ha lasciato senza parole. Era un ragazzo eccezionale, una nostra scommessa calcistica. Apprezzavamo tanto il suo carattere, la sua determinazione. Era di Ferrara e lo avevamo prelevato da una società gemellata. Manuel per allenarsi ogni giorno prendeva autobus e treni pur di essere presente e ci piaceva questa sua voglia e questa sua caparbietà. Tutto questo all’improvviso perde di significato, siamo tutti sconvolti e ogni parola in questo momento è superflua“.
Anche Giuseppe Agostini, allenatore dell’Under 17 del Padova ha voluto dedicargli un pensiero: “Siamo tutti spiazzati, affranti, senza parole, ma adesso tocca a noi adulti aiutare i compagni di squadra a superare il trauma di una tragedia simile. Manuel era un ragazzo a cui era impossibile non volere bene. Era sempre di corsa a inseguire il suo sogno, prendeva la bici per andare in stazione a Ferrara, poi il treno, poi il pulmino che dalla stazione di Padova lo portava al campo di allenamento”.
“A volte era in ritardo, a volte perdeva il treno, ero spesso al telefono con la madre perché lo seguivamo passo dopo passo. Ha un fratello, Michael, che gioca nell’Albinoleffe. La famiglia è sconvolta, non sappiamo come commentare questa terribile notizia. La cosa più importante adesso è stare vicino ai genitori e alla famiglia e ai ragazzi, che hanno bisogno di noi adulti per affrontare questa tremenda prova. Manuel era la mascotte del gruppo, aveva sempre la battuta pronta, a volte era sornione e ascoltava sempre la musica rap. Inseguiva un sogno, la vita gli ha tolto tutto“.
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