Pelé, uno dei calciatori più amati della storia, ha voluto mandare un messaggio al suo Brasile al termine della Coppa del Mondo.
Anche la Coppa del Mondo 2022 è giunta al termine. Il prossimo appuntamento sarà tra altri quattro anni, quando il torneo più prestigioso si sposterà soprattutto negli Stati Uniti. Gli USA, infatti, saranno tra gli organizzatori principali viste le 11 città coinvolte. Per un totale di 80 partite, inclusa la finale.
Insieme a loro saranno protagonisti anche Canada, con due città, e Messico, che invece di città impiegate a dare vita al torneo ne avrà tre. Gli altri due stati organizzeranno 10 incontri ognuno. Sarà la seconda volta, dopo Corea del Sud e Giappone nel 2002, che a prendersi in carico il campionato mondiale saranno più Paesi.
Per l’occasione cambierà anche il format: si passerà dalle ormai classiche 32 squadre a 48. Ben 16 pretendenti al titolo in più. Una buona notizia per l’Italia che potrebbe finalmente fare il suo ritorno nella kermesse dodici anni dopo l’ultima volta. Anche in quell’occasione la Nazionale fu chiamata a giocare in una delle due Americhe. Più precisamente in quella del Sud visto che ad ospitare la manifestazione fu il Brasile. Era il 2014.
Pelé ringrazia il Brasile e pensa al futuro
A proposito della Selecao, che all’epoca perse clamorosamente in semifinale contro la Germania per 7-1, la nazionale di Neymar è certamente quella che è uscita dai giochi qatarioti come maggiore delusa. E come, detto, non è la prima volta. La compagine verdeoro avrebbe quantomeno voluto disputare la semifinale contro l’Argentina, sfumata per un pelo.
Purtroppo per i brasiliani, però, ad interrompere il loro cammino verso la sesta coppa iridata in bacheca ci abbia pensato la Croazia di Luka Modric. Nazionale esteuropea che si è poi fermata nel turno successivo, proprio per mano dell’Albiceleste, ma che è comunque riuscita a chiudere il suo cammino come terza forza del torneo.
Battendo il Marocco, grande sorpresa dei Mondiali 2022, nella suddetta finalina: quella valevole per il gradino più basso del podio. Medaglia di bronzo che il giocatore del Real Madrid e compagni ha dimostrato di aver particolarmente apprezzato. Un bel gesto sportivo quello dei calciatori croati.
Tuttavia, al loro posto il Brasile non si sarebbe certamente accontentato come hanno fatto i rivali. Per la compagine sudamericana l’obiettivo è uno solo: quello di vincere. Lo sa il popolo, lo sanno i calciatori in attività e lo sanno le grandi calciatori del passato. Proprio Pelé, la più grande leggenda brasiliana, ha voluto mandare alla Seleceo un messaggio di speranza verso il futuro.
Il commovente messaggio del campione verdeoro
Le condizioni del leggendario attaccante non sono delle migliori ma ha comunque trovato la forza e il sentimento per dedicare un pensiero a chi è venuto e a chi verrà dopo di lui: “Lettera aperta sul mio sogno. La vita è opportunità. Quello che ne facciamo dipende da ognuno di noi. L’abbiamo fatto bene o l’abbiamo fatto male. Nella vittoria, riceviamo celebrazione. Nella sconfitta, impariamo. La vita è sempre generosa e offre nuovi inizi”.
“Ogni giorno che passa, iniziamo un nuovo percorso. E in questo ciclo alimentiamo sogni che non muoiono mai, indipendentemente dagli ostacoli lungo il percorso. Vale per tutti, ma quando il tuo sogno è fare il calciatore le opportunità sono molto più scarse e i sogni molto più lontani. Gli inciampi non sono più dolorosi della vita. Tuttavia, vengono giudicati da molte più persone, non credi? E, per essere onesti, anche le vittorie vengono celebrate molto di più”.
“Nonostante il dolore che proviamo per la nostra eliminazione dai Mondiali, chiedo ai brasiliani di ricordare cosa ci ha portato alle prime cinque stelle sul petto. È l’amore che ci muove. Non so cosa ci fa impazzire così tanto per il calcio. Se è l’amore per l’unione di veri amici intorno allo sport, per il grido al momento del gol o per dimenticare tutti i problemi che affrontiamo, anche per 90 minuti”.
“Forse l’amore per la lotta alla povertà, alla fame e alla droga, che il calcio rappresenta in tante comunità che compongono un Paese così immenso. Sono tante le virtù dello sport più bello. Ancora di più qui in Brasile. Non importa il motivo. Ciò che conta è che questa folla ci ha uniti, in un momento in cui avevamo così tanto bisogno di unità. E il mio sogno è che questo sentimento tra noi e il nostro Paese non sia solo temporaneo”.
“Questo obiettivo può sembrare impossibile. Tuttavia, da bambino, avevo un altro sogno simile: vincere la Coppa del Mondo per mio padre. A proposito di sogni, non pensare che i sogni dei nostri atleti siano finiti. So che sognano ancora la sesta stella, come la sognavo io da bambino. La nostra conquista è stata solo rimandata. Ai miei amici sportivi e al comitato tecnico della Nazionale lascio la mia ammirazione, solidarietà e affetto. A tutti i brasiliani, auguro che l’unione e l’amore che ci unisce nello sport trascenda per tutta la vita. Il sogno appartiene a tutti noi. Amore, amore e amore”.