Una toccante storia Instagram, di Stefano Tacconi dall’ospedale di Alessandria dove si trova e un messaggio che ha commesso tutti.
Continua a combattere Stefano Tacconi, da quando lo scorso aprile all’ex portiere di Juventus, Genoa e Nazionale è cambiata la vita. Sono passati 8 mesi dal malore che lo ha colpito, dall’ischemia cerebrale e il successivo trasportato d’urgenza in ospedale. Fu portato ad Asti e poi spostato all’ospedale di Alessandria, un ospedale più attrezzato per l’aneurisma che lo ha messo in pericolo di vita.
Oggi sta meglio l’ex calciatore, le sono condizioni sono stabili. Anche se non ha ancora fatto ritorno a casa, dai suoi cari. Resta la paura iniziale, tanta, e le parole di chi lo ha curato e sta continuando a farlo. Il dottor Barbanera, direttore del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Alessandria, dichiarò: “Sono sicuro che l’intervento ed i soccorsi sono stati fondamentali per la salvezza di Tacconi. Fosse accaduto tutto in piena notte, sarebbe morto“.
Stefano Tacconi e l’esempio di Sinisa Mihajlovic
È stato il figlio Andrea a soccorrerlo per primo. Un intervento tempestivo, che gli ha letteralmente salvato la vita. Ed ora è lo stesso Andrea a dare gli aggiornamenti sulle condizioni di papà Stefano, attraverso i social network. E proprio tramite Instagram, con una nuova storia, sul profilo del figlio, l’ex portiere ha voluto salutare Sinisa Mihajlovic: “Ciao Sinisa, mi hai trasmesso tanta forza, non ti dimenticherò“. E poi la sua firma. La lunga battaglia del serbo è stata d’ispirazione anche per l’ex bianconero, anche lui infatti sta combattendo con tutte le sue forze per riprendersi la sua vita, per tornare a casa.
Una foto, con Stefano che legge la Gazzetta dello Sport, con limmagine di Sinisa in bella mostra. Questo è solo l’ultimo degli omaggi che sono arrivati nelle ultime ore per l’ex calciatore di Sampdoria, Lazio e Inter. Un lutto che ha colpito il mondo del calcio e non solo perché anche Giorgia Meloni ha condiviso un pensiero social per Mihajlovic. La sua storia, la sua battaglia però saranno d’insegnamento.
L’ex calciatore si è spento a Roma all’età di 53 anni, dopo una lotta durata 3 anni con la Leucemia, tra alti e bassi. Tra sorrisi e ricadute. Mentre per quanto riguarda Tacconi e le sue condizioni di salute, ci pensa suo figlio Andrea a dare aggiornamenti. E non ha mai smesso, da quando Stefano si è sentito male. I due hanno un’attività vinicola insieme.
La dedica di Andrea per papà Stefano
Andrea via social, nei mesi scorsi, aveva anche postato una tenera immagine delle loro mani che si intrecciano, con un altro messaggio: “Sarà un percorso lungo e tortuoso… Ma come sempre lo faremo insieme“, accompagnato da un cuore. L’ex calciatore non ha mai smesso di lottare e continuerà a farlo.
Stefano tacconi è molto amato dai tifosi della Juventus, di cui ha difeso la porta per quasi un decennio (1983-1992). E’ stato anche capitano nelle ultime stagioni, ed è ancora oggi l’unico portiere a essersi aggiudicato tutte le cinque competizioni UEFA per club all’epoca vigenti, vinte a cavallo degli anni 1980 e 1990; con il club torinese ha messo in bacheca anche due scudetti e una Coppa Italia. È stato inserito dall’IFFHS al 140º posto nella classifica dei migliori portieri del mondo nel quarto di secolo 1987-2011.