Nel futuro della Juventus potrebbe non esserci Massimiliano Allegri, eppure lo aveva confermato John Elkann. I dettagli.
Sempre più al centro della Juventus. Max Allegri, dopo il terremoto che scosso tutto l’ambiente bianconero e le dimissioni di Andrea Agnelli e dell’ex CdA bianconero, aveva ricevuto l’investitura direttamente da John Elkann. “Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo“.
Sono passati due mesi da quel comunicato e il tecnico continua ad essere al centro del progetto. Ha in mano le redini della parte calcistica del club, mentre a gennaio s’insedieranno il nuovo presidente e un CdA tutto rinnovato, guidato da figure professionali di finanza, revisione dei conti e giurisprudenza. Non c’è solo il campo per Vecchia Signora.
Juventus, il futuro di Allegri e la qualificazione in Champions League
I risultati, però, andranno a condizionare le decisioni della nuova gestione bianconera. Lo conferma Tuttosport, il quotidiano ha fatto il punto sul futuro della Juventus e del tecnico livornese. Se arriverà l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League (traguardo necessario per le casse societarie), l’idea è quella di andare avanti con Allegri e confermare dunque l’allenatore. O quantomeno lasciare che sia lo stesso Max a decidere se proseguire.
L’allenatore è legato al club da un onerosissimo contratto fino al 2025. Potrebbe però essere tentato di scegliere una nuova esperienza. Anche i futuro del D.s. Cherubini resta in bilico, tutta l’area sportiva vedrà un progressivo cambiamento, al netto della situazione di Allegri. Tutto sarà nelle mani, e nella testa, del direttore generale (e futuro A.d.) Maurizio Scanavino.
Ma dal suo futuro dipenderà anche la scelta di un nuovo direttore sportivo in casa bianconera. Il manager, infatti, resterà nel Cda almeno per un anno. Se dovesse fermarsi per un periodo relativamente breve, dunque fino al termine del 2023, allora si opterà per un tandem dirigenziale, con un ds operativo. Qualcosa di già visto alla Juventus ai tempi dell’era Moggi.
Qualora la missione di Scanavino dovesse durare tre anni, quindi fino a tutto il 2025, allora arriverebbe solo un dirigente. In questo caso il nome che piace di più dalle parti di Torino è quello di Luis Campos del PSG. Altro profilo gradito è quello dell’ex Torino e Roma Gianluca Petrachi.
Il futuro dirigenziale e la missione di Allegri e Cherubini
In lizza, sempre secondo la stessa c’è anche Frederic Massara del Milan. Più sullo sfondo, almeno per il momento, le candidature di Cristiano Giuntoli, Igli Tare e Andrea Berta. Per ora però l’area sportiva resta saldamente in mano ad Allegri e Cherubini, il cui obiettivo chiaro è cercare di vincere tutto il possibile nei prossimi sei mesi, con l’accesso alla Champions come condizione necessaria per andare avanti.
È impossibile però non soffermarsi sul futuro del tecnico. Il ribaltone in Casa Juventus ha coinvolto anche lui, i risultati poco brillanti di questo inizio di stagione pesano e formulare ipotesi in questo momento resta davvero complicato.