Il questore di Arezzo è ritornato sulla guerriglia avvenuta in A1 tra i tifosi di Roma e Napoli. Ecco tutta la verità su quanto successo.
E’ stata una domenica di Serie A sicuramente condizionata dagli scontri avvenuti tra i tifosi di Roma e Napoli presso Arezzo. Una vicenda che è al vaglio degli inquirenti e per questo motivo resta il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno delle certezze.
E sulla guerriglia avvenuta in A1 è ritornato il questore di Arezzo che, ai microfoni della trasmissione di calciomercato.it in onda su TV Play, ha detto tutta la verità. Parole sicuramente importante e destinate a chiarire meglio quanto successo nel pomeriggio di domenica.
E’ stata una domenica di tensione all’autogrill di Badia al Pino. Gli scontri tra i tifosi di Roma e Napoli hanno portato i presenti ad avere paura e naturalmente a lasciare l’area di servizio il prima possibile per evitare magari di essere colpiti da questi oggetti contundenti e fumogeni.
Guerriglia in A1 che è stato l’argomento affrontato dal questore di Arezzo ai microfoni di calciomercato.it. La dottoressa Di Lorenzo ha confermato che sono in corso le indagini per cercare di ricostruire meglio quanto successo e soprattutto identificare i responsabili di questi scontri.
Per il momento una sola persona è stata arrestata e si tratta di un tifoso giallorosso. L’accusa è di rissa aggravata. Ma la stessa misura cautelare nelle prossime ore potrebbe essere presa per altre due o tre persone coinvolte in questa vicenda. Si tratta, come detto, di un episodio che ha ancora diversi punti da chiarire e presto su questa vicenda ci potrebbero essere delle novità molto importanti.
Per il momento sono state prese decisioni immediate, ma l’indagine non è ancora finita e a questo punto ci potrebbero essere delle importanti novità anche sulle accuse contestate ai singoli.
E sulle modalità di questo incontro che ha scatenato la guerriglia in A1 il questore di Arezzo non ha dubbi. Per la dottoressa Di Lorenzo i tifosi erano a conoscenza che si sarebbero potuti incontrare e per questo motivo erano partiti armati.
Una sorta di vendetta a quasi 10 anni dalla morte di Ciro Esposito e su questa vicenda presto ci potrebbero essere delle importanti novità oltre che un pugno duro. Per il momento ci sono stati solamente due fermi, ma il questore non ha escluso delle ripercussioni anche in ottica Napoli-Juventus. Ragionamenti in corso e presto in questo caso sono attese delle comunicazioni molto importanti.
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