Gli incidenti sulla A1 di domenica scorsa tra sedicenti tifosi di Roma e Napoli potrebbero cambiare il mondo del tifo già a breve. Il Governo pensa ad una stretta contro i supporter violenti.
Le scene dell’autostrada chiusa per una giornata, con i violenti scontri tra e opposte fazioni ha convinto Palazzo Chigi a usare le maniere forti contro coloro che, travisati da tifosi, mettono e a rischio l’incolumità altrui.
Venerdì sera si giocherà Napoli-Juventus, snodo per il campionato trattandosi di un confronto tra prima e seconda in classifica. Palazzo Chigi vuole prevenire qualsiasi tipo di scontro tra i tifosi della Vecchia Signora e quelli della squadra guidata da Luciano Spalletti.
Il Viminale si sta già muovendo contro i violenti. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha già mandato segnali chiari in tal senso. Si va verso sanzioni più pesanti, anche per chi avesse solo attivato o preparato gli incidenti, senza poi prendervi parte. In particolare, segnala il Corriere della Sera, nuove misure saranno incardinate anche per i soggetti raggiunti da una denuncia, seppur senza alcuna condanna subìta.
L’ex Prefetto di Roma, già prima del prossimo weekend, potrebbe emanare una nuova circolare, destinata ai prefetti e ai questori. Si tratterebbe di un documento riguardante tutto lo Stivale. Insomma, ai tifosi violenti zero sconti.
«Le norme ci sono, posso assicurare che consentono di adottare misure adeguate. Da prefetto di Roma ho già preso provvedimenti interdittivi con alcune tifoserie. Darò istruzioni per adottare provvedimenti improntati a criteri di massima precauzione», ha affermato Piantedosi. Alle 12 domani snodo importante per la serie A. “Incontrerò al Viminale i vertici del calcio, preludio a una prospettiva di serietà contro questi fenomeni”, ha aggiunto ancora, il riferimento è al vertice che si terrà su richiesta degli “”ospiti” Gabriele Gravina e Lorenzo Casini. I presidenti di Figc e Lega hanno già detto di voler contrastare il fenomeno tifosi-violenti con il massimo della forza.
Piantedosi è intervenuto stamattina alla trasmissione ‘Laria che tira’, su La7. “Ci sono stati quattro arresti, pochi perché l’arresto in flagranza differita è consentito in un tempo limitato. Ci sono identificazioni in corso e io prendo l’impegno che ci saranno decine di provvedimenti individuali”. L’inquilino del Viminale si riferisce a “Daspo e altri provvedimenti amministrativi”.
Piantedosi ha sottolineato come si stia studiando l’ipotesi di un Daspo a vita, “provvedimento che va valutato in termini di applicabilità”. Il punto di partenza dovrebbe essere il decreto sicurezza del 2019, rinvigorito da altre misure. Al momento sono
sono circa 200 i sostenitori registrati dalla polizia sugli oltre 400 che si trovavano nell’area di servizio di Badia al Pino (Arezzo). Le ricerche proseguono, su studiano elementi quali le targhe e le riprese video del luogo degli scontri e delle relative via di accesso.
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