La FIGC apre un fascicolo: pronta la penalizzazione in classifica

Alcuni pagamenti non effettuati rischiano di mettere in dubbio il futuro di un altro club italiano. C’è un’indagine Figc che potrebbe avere risvolti clamorosi.

A far partire l’inchiesta, venerdì scorso, una segnalazione della Covisoc, Commissione Vigilanza sulle Società di calcio Professionistiche, alla Figc. L’atto riguardava, appunto, alcune presunte irregolarità finanziarie di un club italiano.

Lo stadio Marassi prende il nome dal rione che lo ospita.
Lo Stadio Marassi prima di un match.

La Covisoc, si occupa in particolare della redazione dei bilanci delle squadre. Tutte le presunte anomalie vengono segnalate alla Figc, che a sua volta avvisa la Procura Federale. Se il capo di quest’ultima, Giuseppe Chinè, ritiene il fatto segnalato perseguibile dalla Giustizia Sportiva, apre un fascicolo d”indagine. Ovviamente, dopo aver indagato e ascoltato le parti interessate, l’iter prevede l’avviso di conclusioni indagini. Ad esito di questo, eventualmente viene promulgato il deferimento, l’omologo del rinvio a giudizio nella giustizia ordinaria.

Le irregolarità nel mirino della Procura

Le carte segnalate dalla Covisoc, scrive Tuttosport, riguarderebbero imposti e contributi inevasi, oltre ad una sorta di spostamento di debiti da una società ad un’altra.

Il Genoa di Zangrillo nel mirino della Procura Federale.
Alberto Zangrillo, presidente del Genoa.

Una vicenda intricata, fatta di tasse e contributi non pagati e di debiti trasferiti, lancia una nuova ombra sulla Serie B. Il fascicolo riguarda le ritenute Irpef relative ai mesi di di settembre e ottobre 2022, pagamenti che si sarebbero dovuti effettuare 16 dicembre scorso. Il mancato rispetto della scadenza, secondo l’articolo 33 del Codice di Giustizia Sportiva. Può portare alla sanzione della penalizzazione del club di almeno 2 punti in classifica. Nel mirino di Chinè è finito il Genoa.

Scadenza non rispettata: il Genoa è nei guai

Ovviamente, stiamo parlando solo di indagine, non siamo neanche di fronte ad un procedimento di primo grado. Il Genoa, infatti, sostiene che non spettasse più alla proprietà il compito di saldare le ritenute Irpef. La società, presieduta dal professor Alberto Zangrillo, afferma che i suoi debiti fiscali fossero stati “portati” all’esterno dell’attale proprietà, tanto che sarebbero oggetto di una transazione già in corso con l’Agenzia delle Entrate.

Il Genoa e i cosiddetti “rami d’azienda”

Per quanto è dato sapere, nelle carte a sua difesa, il Genoa sosterrà che la legittimità della scelta aziendale di spostare i pagamenti oggetto della segnalazione, dal bilancio della controllante Genoa C. & F.C. Spa a quelli della Genoa Image Srl. Store Museum & Marketing.

Il Genoa cambia struttura con l’arrivo della 777 Partners

Come noto, dal settembre 2021 il Genoa è passato di mano. Enrico Preziosi ha ceduto la società alla holding Usa. 777 Partners. Visto il rosso pesante dei rossoblù, gli eredi del Signore dei giocattoli hanno di fatto effettuato un maquillage societario, ristrutturando la parte inerente il debito. La cifra da saldare infatti, stimata allo scorso 31 dicembre 2022, tra imposte e mancati versamenti superava i 100 milioni.

Il Genoa, la Covisoc e la serie A in pericolo

In realtà, il Genoa aveva già interloquito con la Covisoc, la tesi prodotta però non deve aver convinto l’organo di vigilanza che ha quindi allertato la Figc, facendo scattare il meccanismo già illustrato in precedenza. C’è un fattore che potrebbe mettere a rischio la serie A della squadra guidata da Gilardino. L’eventuale penalizzazione, se sancita definitivamente, va applicata con il criterio della afflittività.

Ovvero, se il Genoa salisse in A con un punto di vantaggio su un’altra compagine, allora la sanzione di due punti di penalità verrebbe fatta scontare quest’anno. Quindi, il Genoa, per non correre rischi, deve salire in A con un margine di punti tali da evitare la beffa penalizzazione.

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