Non solo la Juventus nel mirino dei giudici. La Procura di Napoli ha chiesto una proroga delle indagini per accertamenti sull’acquisto di Osimhen. Un esperto di diritto sportivo ci spiega tutto.
Victor Osimhen è arrivato al Napoli nell’estate 2021, pagato complessivamente al Lille circa 75 milioni. Entrando nel dettaglio, parliamo di 70 milioni di euro lordi di base fissa, oltre ad un bonus di ulteriori 10 milioni, pagabili in cinque anni. I francesi, da questa somma, dovranno decurtare una percentuale di circa il 5%, somma da girare ai club che hanno formato l’attaccante di Lagos.
Proprio le modalità dell’arrivo della punta nigeriana, ha fatto accendere i fari della magistratura francese. Nell’affare che ha portato Osimhen al Napoli infatti, sono coinvolti altri calciatori. Si parla, anche in questo caso, di valutazioni significative per ragazzi, di fatto, senza alcuna storia nel calcio professionistico. L’avviso degli inquirenti francesi ha quindi portato all’apertura del fascicolo d’indagine presso la Procura della Repubblica di Napoli.
Ieri mattina si è saputo che la Procura di Napoli ha chiesto e ottenuto una proroga alla fase delle indagini preliminari, inerenti l’indagine sul club, in particolare sull’acquisto di Osimhen dal Lille. Le indagini, il cui termine scadeva ieri, sono state prorogate per altri sei mesi e quindi si concluderanno entro la primavera.
Due sono le accuse degli inquirenti napoletani. La prima contestazione è quella di false comunicazioni in bilancio. La seconda, in capo direttamente al presidente, Aurelio De Laurentiis, riguarderebbe una dichiarazione fraudolenta. Nel mirino dei togati una porzione della cifra pagata alla società transalpina, di poco superiore ai 21 milioni di euro, sulla quale ci sarebbe stato un omesso pagamento dell’imposta di valore aggiunto per circa 4,6 milioni. Sulla vicenda, ai microfoni di TvPlay, è intervenuto l’avvocato Eduardo Chiacchio.
Tutti lo conoscono negli uffici di Via Po e di via Campania a Roma, dove si tengono i procedimenti di giustizia sportiva. Toni gentili, sorridente sempre, l’avvocato Eduardo Chiacchio è una sorta di Bibbia del diritto del pallone. Il massimo esperto, a TvPlay, ha parlato del caso Osimhen e dell’inchiesta in ballo presso la Procura partenopea. “Il Napoli è stato prosciolto nei due gradi di giudizio come la Juventus per il procedimento plusvalenze”, ha ricordato il legale. Il riferimento è al primo processo sulle plusvalenze fittizie, procedimento nel quale, tutti i deferiti, club e tesserati, sono stati prosciolti. Le Corti di I e II grado della FIGC, sostennero che non essendoci un metodo giuridicamente normato per valutare il prezzo di un giocatore, non era possibile stabilire una violazione del Codice di Giustizia Sportiva.
Come noto, la Juventus è stata penalizzata di 15 punti al termine del processo bis sulle plusvalenze, una revisione che è stata possibile grazie alle nuove prove figlie dell’ordinanza della Procura di Torino. Secondo Chiacchio, anche il Napoli potrebbe ricevere lo stesso trattamento. “Il Napoli può subire solo un ricorso per erogazione (un processo bis, ndr). Per essere ammesso questo ricorso dovrà essere basato su intercettazioni, confessioni, intercettazioni ambientali”, ha spiegato l’esperto, apparso però scettico. “Non ritengo che ci siano queste intercettazioni e confessioni. E ritengo perciò difficile pensare ad un ricorso per erogazione”, ha senetnziato alla fine del suo intervento.
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