La notizia arriva direttamente dall’Asia. Se confermata, con le conseguenze giudiziarie del caso, potrebbe cambiare il futuro dell’Inter.
Quella relativa ai nerazzurri non è l’unica notizia, di stampo giuridico, che riguarda club della massima serie. Partendo dalle big, la Juventus è stata inguaiata dall’indagine Prisma, mentre il Napoli, in merito all’acquisto di Victor Osimehen dal Lille, ha visto la Procura partenopea, ottenere sei mesi di proroga per terminare la fase preliminare dell’inchiesta. Infine, a Milano i pm stanno indagando su un esposto che chiedeva lumi sul perché Elliot abbia ceduto proprio a RedBird le quote del capitale sociale rossonero.
Non solo i sodalizi milionari sono nel mirino della giustizia. Anche la Sampdoria rischia molto per alcuni versamenti non effettuati, ma in questo caso si attende notizie che abbiano il timbro dell’ufficialità. Insomma tante indagini made in Italy, stavolta però i guai nascono da una denuncia effettuata in Cina.
Secondo quanto raccolto da calcioefinanza.com, dalla Cina è partito un attacco, diretto, che potrebbe far rischiare tantissimo all’Inter. In questo caso si tratterebbe di una fattispecie che nulla avrebbe a che fare né con lo svolgimento di gare, né con la redazione di bilancio.
Nel mirino, secondo il portale specializzato che ha potuto analizzare le carte da cui scaturirebbe l’esposto, ci sarebbe un dirigente importante, accusato di non aver saldato un debito consistente. La cifra supererebbe addirittura i 300 milioni.
Le contestazioni, nello specifico, riguardano Steven Zhang. In base alla causa intestata, il numero 1 dell’Inter non ha saldato, nei tempi dovuti, un debito da oltre 300 milioni, somma dovuta alla China Construction Bank Asia. Se confermati, si legge nelle carte, i fatti potrebbero portare fino a tre mesi di carcere ad Hong Kong.
L’indagine, nata in Cina, avrebbe diramazioni in altri continenti, considerata la portata della posta in palio. In particolari, i creditori si sarebbero rivolti anche a tribunali degli Stati Uniti, e non solo. Lo ripetiamo, non è l’Inter nel mirino, ma Steven Zhang. Le azioni legali infatti sono state incardinate, oltre che a Milano (1), anche a Hong Kong (2).
Il presidente dell’Inter e di Suning International, non sembra poter dormire sonni tranquilli. In particolare, ad Hong Kong i giudici già avrebbero colpito Zhang, accogliendo il primo esposto dei creditori. Il prossimo passo dell’indagine dovrebbe vedere Zhang presentarsi in aula il prossimo 13 marzo per sottoporsi al cosiddetto “debtor examination”, ovvero “esame del debitore”. Il numero 1 nerazzurro dovrà illustrare quali siano i suoi debiti, i crediti e quali sono i suoi mezzi per fare fronte a queste evenienze monetarie. Salvo sorprese, Zhang dovrà trovare 300 milioni per la China Construction Bank Asia. Più difficile che battere il Milan.
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