In serie A, ormai, alla fine di ogni giornata, un allenatore rischia l’esonero. Anche la giornata odierna non fa eccezione.
Ad essere a rischio non sono solo le squadre pienamente in zona retrocessione, pensiamo alle ultime cinque in graduatoria: Cremonese, Verona. Sampdoria, Spezia e Salernitana. Molti presidenti, infatti, non sono soddisfatti del rendimento delle proprie compagini in serie A, soprattutto se consideriamo quelle formazioni che avevano iniziato in modo più che soddisfacente il campionato.
Addirittura, fino al doppi successo contro il Milan, 5-2 a San Siro, e la vittoria di ieri contro l’Atalanta, anche il tecnico del Sassuolo, Alessio Dionisi, era a forte rischio esonero. Nelle scorse settimane , constataii i continui dissidi tra Urbano Cairo e Ivan Juric, lo stesso e allenatore del Genoa sembrava destinato a lasciare la Mole, Polemiche in realtà, mai sopite, come dimostrano le parole dell’allenatore granata sul mercato dell’editore. “Al momento Lukic è più forte di Ilic, usciamo indeboliti da questa sessione”, ha dichiarato solo 48 ore fa lo stesso Juric.
Come detto, il campionato di serie A, soprattutto nella lotta per non retrocedere, non consente a nessuno di rilassarsi. Paradossalmente, alcune proprietà però, oltre ai punti, vorrebbero vedere un rendimento diverso dalle proprie squadre. E questo è proprio il caso di una realtà calcistica decisamente consolidata, da anni nella massima serie.
Stiamo parlando dell’Udinese. La Famiglia Pozzo non sembra aver apprezzato il cambio di ritmo dei friulani, con la squadra di Sottil che fino al 16 ottobre, giorno dello 0-0 all’Olimpico contro la Lazio, era stata di fatto la sorpresa del campionato. Risultati che in molti attruibuivano al cambio in panchina, dove al posto di Gabriele Cioffi, andato a Verona per essere poie sonerato, era arrivato Andrea Sottil. Proprio la posizione di quest’ultimo non sembra più saldissima dopo la sconfitta odierna.
Andrea Sottil, intervendo a fine gara ai microfoni di Dazn, seppur in modo edulcorato, dimostra di non aver gradito determinati atteggiamenti dell’Udinese. “Sul gol di Karamoh abbiamo sbagliato, Ehizibue deve stare all’interno per marcare e non all’esterno. Non mettiamo pressione sul cross di Aina. Sono gol che mi fanno arrabbiare, non possiamo prendere un gol così, anche se è irregolare”, ha affermato l’ex tecnico dell’Ascoli. Sul fattaccio che ah deciso la gara, Sottil non fa sconti. “Abbiamo lasciato l’uomo libero in area, c’era poca pressione, troppo facile. Una squadra come l’Udinese non po’ permettersi di prendere un gol così sono cose che prepariamo”, ripete ancora Sottil.
Andrea Sottil parla dando l’impressione di sentirsi tranquillo, apparentemente nessun rischio esonero per lui. “Venivamo da due grandi prestazioni, non abbiamo preso gol a Marassi con la Sampdoria, abbiamo fatto bene col Verona. “L’episodio del gol ha cambiato la gara ma la squadra ha cercato di stare in partita. Serve personlità per giocare a pallone, servono coraggio e personalità che abbiamo sempre dimostrato di avere. Dovevamo essere più presenti, le mie urla erano per questo”, ha rivelato il tecnico dell’Udinese. Insomma, cali di tesnione che ai Pozzo non sono piaciuti. Sottil al momento resta a Udine, ma se la squadra dimostrasse di non seguirlo, le cose potrebbero cambiare.
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