Quanto accaduto sabato a Piazza Mancini a Roma, fa scattare un nuovo allarme sulle alleanze trasversali tra tifosi, italiani ed esteri. Rubato uno striscione al gruppo Fedayn-Roma.
Il furto della cosiddetta “pezza” dei supporter giallorossi, potrebbe rientrare in una sorta di rappresaglia degli scontri avvenuti lo scorso 8 gennaio sull’autostrada Roma-Napoli. Sulla maggiore arteria del nostro paese, circa 50 romanisti si erano fronteggiati con 300 sostenitori del Napoli. I fatti furono talmente gravi da far chiuder l’autostrada per quasi un’intera giornata.
La rivalità tra romanisti e napoletani, in realtà, nasce dagli anni Novanta in poi. Prima, infatti, tra le due tifoserie, era presente una sorta di gemellaggio e non era raro vedere le due curve intonare sostegni alle squadre avversarie. Tutto, ovviamente è cambiato dal 3 maggio 2014.
Che romanisti e napoletani non perdano occasione per farsi male ha avuto un triste epilogo anche il 3 maggio 2014. In realtà fu un episodio isolato, perché a Roma si giocava la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Mentre il gruppo di supporter partenopei si dirigeva allo Stadio, da un centro sportivo di Tor di Quinto sbucò un ultrà romanista, Daniele De Santis, che eplose alcuni colpi di pistola contro il sostenitore degli azzurri, Ciro Esposito. La vittima dell’agguato, tifoso napoletano di 31 anni, morì dopo alcune ore.
Sabato scorso, a pochi metri dallo Stadio Olimpico dove si era svolta Roma-Empoli, gli scontri non sono stati tra romanisti e napoletani. A colpire, in trasferta, gli ultrà della Stella Rossa Belgrado, gemellati con quelli del Napoli dal 2018.
Come ricostruito da Repubblica, i tifosi serbi, in Italia per assistere a Olimpia Milano-Stella Rossa di basket, sono arrivati nella capitale, per quella che sembra un agguato preparato nei minimi dettagli. Hanno seguito tre supporter della Roma, individuati perché con loro avevano un oggetto prezioso: lo striscione dei Fedayn. Assalito il trio, hanno primo sottratto il telo con il nome del gruppo nato nel 1972, poi hanno picchiato chiunque si presentasse sotto tiro. Resosi conto dell’accaduto, gli altri componenti dei Fedayn hanno iniziato una sorta di caccia al serbo, recandosi per questo motivo, anche presso le stazioni di Termini e a Tiburtina.
Per i tifosi della Roma, disposti ovviamente anche ad alimentare nuovi scontri pur di recuperare il maltolto, la priorità è recuperare lo striscione dei Fedayn. Nell’ambiente delle tifoserie capitoline, inclusa quella della Lazio, si pensa che dietro il gesto ci sia una alleanza tra napoletani e supporter serbi. «Se dovesse comparire il nostro striscione ribaltato a Napoli scoppia la guerra civile”, ha svelato un ultra giallorsso al quotidiano capitolino. L’allerta è alta tra le forze dell’ordine. La paura è che le due tifoserie della Città Eterna si compattino contro quella azzurra, rea di aver organizzato l’oltraggio insieme con i serbi. In campionato, resta da giocare Napoli-Lazio, in programma il 3 marzo alle 20.45. Probabile che almeno l’orario, notturno, venga modificato per agevolare il lavoro della Digos.
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