Il Milan nell’ultimo turno di campionato ha battuto il Torino dopo quattro sconfitte. Il successo potrebbe non bastare a Stefano Pioli per salvare la propria panchina.
Il tecnico emiliano lo scorso anno, vincendo lo scudetto, ha compiuto un vero e proprio miracolo. Il Milan non era certamente la squadra più attrezzata per cucirsi il tricolore sul petto, ma Pioli ci ha creduto fino al termine, venendo giustamente premiato.
La serie A attuale non sta dando invece i frutti sperati. Il Milan infatti sta pagando sia le scelte di mercato, sia una serie di infortuni determinanti. Partendo da questi ultimi, Pioli non ha mai potuto contare su Zlatan Ibrahimovic, così come Ante Rebic e Divock Origi, arrivato a parametro zero, non è mai stata una reale soluzione. Il ko maggiore però riguarda Mike Maignan. Il portiere soffre per una lesione al polpaccio da settembre scorso, occorsagli durante un ritiro con la nazionale francese. Il sostituto, Cipria Tatarusanu, non è mai stato all’altezza, mostrando lacune anche per via dell’anagrafe che il 9 febbraio scorso ha segnato 37 primavere.
Il Milan, dopo 22 turni di campionato, è quinto in classifica a quota 41 punti, gli stessi di Roma e Atalanta ma con una classifica avulsa peggiore. A determinare questo stato dell’arte, anche il mercato estivo che per il Milan è stato assolutamente deludente. Sulla trequarti sono arrivati Yacine Adli, 4 recite per 114′, ma soprattutto Charles de Ketelaere. Quest’ultimo è stato pagato ben 35 milioni al Bruges, per lui sono 18 i gettoni in serie A, ma solo 695 minuti. Insomma, due calciatori di fatto fuori dai piani tecnici di Pioli.
Al di là di chi è arrivato, particolarmente pesante si è rivelato l’addio a parametro zero di Franck Kessié. Il centrocampista della Costa d’Avorio, volato gratis a Barcellona, ha lasciato scoperta la mediana e la prima linea del Milan, La mancanza dello scudo dell’ex Atalanta, aggiunto ai continui ko sia di Kjaer sia di Tomori, hanno fatto il resto. Per tutto questo, la panchina di Stefano Pioli, nonostante un recente prolungamento al 2025 col MIlan, resta ancora traballante.
Con un Milan fuori dalla Champions League, a giugno l’addio di Stefano Pioli sarebbe una certezza, nonostante Paolo Maldini e Frederic Massara continuino a sostenere l’ex tecnico di Inter e Lazio. L’esonero in corsa dell’allenatore rossonero ha pochissime chance di realizzarsi, ma a fine stagione la musica sarà diversa. A rivelarlo un esperto di mercato, perfetto conoscitore del mondo Milan.
Il futuro della panchina del Milan riempie ancora le pagine dio giornali e dei siti. A conferma dei dubbi del club, anche le parole rilasciate a TvPlay dal giornalista de La Repubblica, Enrico De Lellis. “Pioli è un signor allenatore, ma è altrettanto vero che il sogno di Cardinale è Antonio Conte, lo sanno tutti”, ha affermato la fiorma del quotidiano romano. Ovviamente, l’attuale tecnico del Tottenham è molto appetito, essndo in sacdenza giugno 2023. “Da qui a dire che Cardinale farà un’offerta e Conte possa accettarla ce ne passa, però è un nome che il Milan ha in mente da tempo e Conte ha voglia di tornare in Italia”, ha aggiunto De Lellis.
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