L’annosa questione della penalizzazione della Juventus ormai travalica i confini del calcio. Oggi ne ha parlato anche un esponente del Governo.
La sentenza che ha condannato la Juventus al meno 15 in classifica ha rivoluzionato la serie A, aprendo al contempo tanti fronti polemici. Attorno alla pronuncia della Corte Federale d’Appello dello scorso 20 gennaio si sono create due opposte barricate, con interventi quotidiani su tutti i diversi mezzi di informazioni.
Non solo il mondo del giornalismo però parla, a volte stra-parla di questa vicenda. Non c’è giorno che un giudice, sportivo o della giurisdizione ordinaria, anche di quelli ancora in attività, dica la propria, spesso con tanto di sciarpetta al collo. Come noto, la Juventus sui 15 punti di penalizzazione ha fatto ricorso al Collegio di Garanzia. La Cassazione sportiva dovrà decidere sulla legittimità o su eventuali vizi di procedura, non potrà abbassare parzialmente il quorum del taglio alla graduatoria.
Penalizzazione Juventus: il “fuoco” attorno al Collegio di Garanzia
L’affaire penalizzazione Juventus resta prioritario nel calcio italiano. I togati del Foro Italico sanno che anche dalla loro decisione potrebbe dipendere la lotta per un posto Champions, i cui ricavi sono fondamentali per i club italiani, molti dei quali in evidenti difficoltà economiche.
I 15 punti di penalizzazione comminati alla Juventus hanno la loro ragione nel principio dell’afflittività della sanzione. Ovvero, io ti levo 15 punti così tu non vai in Champions la prossima stagione. Che la faccenda sia delicata si è capito anche dalla parole di Luigio De Siervo. L’ad della Lega Calcio, di fatto, è venuto in soccorso della Juventus quando, intervistato da Repubblica, ha dichiarato: “Ci attendiamo una rimodulazione della sentenza”. Ovvero, il numero 2 del calcio italiano spinge per uno sconto, una scivolata della quale non si sentiva il bisogno. Sul destino della pronuncia della Corte Federale D’Appello Figc, oggi è intervenuto un importante esponente del governo guidato da Giorgia Meloni.
La penalizzazione alla Juventus: l’intervento di Abodi
Come riporta il sito spazioj.it, a parlare della vicenda Juventus oggi è toccato ad Andrea Abodi. Il ministro dello Sport ha trattato il tema a margine dela sua visita presso il Centro di formazione del Servizio civile universale che sorgerà all’Aquila. “Sul tema in generale di una cattiva gestione di alcune società calcistiche, prima di tutto nel rispetto dell’autonomia, mi auguro che ci sia un’autoregolamentazione all’interno del sistema federale. Tenendo conto anche di ciò che viene fatto a livello europeo”, ha detto l’ex presidente del Credito Sportivo. Abodi si è poi soffermato su un altro fattore imprescindibile, soprattutto per chi si occupa di sport.
Abodi e la sentenza Juve: “Dobbiamo tutelare la giusta competitività”
Andrea Abodi, da ministro dello Sport, ha voluto ribadire un concetto fondamentale. “Resta il tema della competitività: regole comuni e miglioramento della normativa interna nello sport, nella fattispecie il calcio, in modo che ci possa essere un’equa competizione a livello nazionale e internazionale, anche contrastando le patologie gestionali e fornendo strumenti che garantiscano l’equa competizione, perché a volte si determinano condizioni che non garantiscono una competizione corretta”, ha concluso l’ex presidente della Lega di serie B.