Alexis Sanchez è tornato a parlare dell’Inter e di un addio con tanti motivi. La seconda avventura italiana del cileno non è stata molto entusiasmante, i tifosi nerazzurri si aspettavano decisamente di più dall’attaccante che aveva fatto faville con l’Udinese. Altri tempi, perché dopo Barcellona e Arsenal in Serie A era arrivata quasi la controfigura del cileno, che ora vuota il sacco e non manca di lanciare frecciata a tutto l’ambiente nerazzurro.
Calciomercato Inter, Alexis Sanchez è indigesto
La sua partenza ha liberato i nerazzurri di un ingaggio abbastanza pesante. Follie di mercato che, in epoca pre covid, ha permesso alle società di spendere e offrire ingaggi un po’ con troppa leggerezza, anche se il riscatto vero e proprio dell’attaccante avvenne in maniera insolita nell’agosto del 2020.
L’Inter e Alexis Sanchez non si sono lasciati benissimo, l’addio per il cileno ha dei motivi. Da una parte la necessità di Marotta di “togliere” quello che era diventato un esubero, dall’altra la determinazione del sudamericano che voleva dimostrare di essere un calciatore fondamentale.
Il cileno parla dell’addio ai nerazzurri
Nonostante abbia vinto uno scudetto e deciso il match di Supercoppa contro la Juventus, forse non è mai scattata la scintilla tra il cileno e l’intero ambiente. Che si aspettava molto dal “Nino Maravilla”, accesosi solo a intermittenza e con tanti passaggi a vuoto. Le sue prestazioni sono andate in calando e per Inzaghi era diventato un peso.
Con un’intervista a Sky, ha fatto ancora parlare di sé. Alexis Sanchez non si spiega i motivi dell’addio all’Inter, tanto da dichiarare come anche i suoi compagni continuino a contattarlo. In particolare, nel dire ciò, sembra aver addossato la colpa a Inzaghi e Marotta, come se ci fosse quasi una sorta di “antipatia” nei suoi confronti senza valutare quanto fatto dal punto di vista sportivo.
Sanchez fatica a capire i motivi della partenza
Da una parte i bilanci, dall’altra le prestazioni in campo. Alexis Sanchez non comprende i motivi dell’addio all’Inter, il mister e l’amministratore la pensano in maniera ben diversa. Riscattato nel 2020 per volere di Antonio Conte (rischiava di saltare l’Europa League), i numeri del cileno sono andati sempre più in calando nella stagione 2021-22.
Ventisette partite, cinque gol e qualche espulsione di troppo lo hanno praticamente messo alla porta, c’è voluto anche l’ingegno di Marotta nel trovare poi una soluzione alla vicenda. Attualmente al Marsiglia, ha ritrovato almeno nei numeri una certa continuità con nove gol realizzati in Ligue 1, un torneo non troppo irreprensibile per quanto riguarda le retroguardie.