Morto Maurizio Costanzo: ecco come ha cambiato la Roma

Il Signore dell’intrattenimento televisivo di qualità, Maurizio Costanzo, si è spento oggi a 84 anni. Il conduttore aveva un legame fortissimo con la Roma.

Maurizio Costanzo, senza alcun dubbio, ha cambiato il mondo della comunicazione in tv. Il noto showman, nato a Roma il 28 agosto 1938, in tutte le piattaforme scelte ha avuto il merito indiscusso sia di innovare, sia di introdurre temi particolari quali la cultura, in particolare innegabile il suo amore per il teatro.

Costanzo e Totti,
Totti e Costanzo.

Impossibile elencare tutte le sue creature. Come riporta l’Ansa, Costanzo da autore ha dato vita a tantissimi programmi sia in radio sia in tv. Il successo con il grande pubblico, quello dei numeri importanti, arriva con il Maurizio Costanzo Show, contenitore cult che proprio nel 2022 aveva festeggiato i 40 anni di longevità. Quando Mediaset non c’era, il suo viso e si suoi baffi erano diventati famosi grazie al primo tal show televisivo: Bontà loro, siamo nel 1976. E’ stao anche autore del format “Buona domenica” su Canale 5. Ricchissima anche la sua produzione letteraria.

Maurizio Costanzo: la massoneria, l’impegno antimafia e il ruolo nella Roma

Maurizio Costanzo è stato tante cose nella sua articolatissima esistenza. Come ricorda lui stesso in un’intervista di tanti anni fa, il peggior errore fu l’iscrizione nella lista P2 di Licio Gelli. «Un errore, un grosso errore. Ma gli errori fanno bene e fanno crescere. Non credo a chi dice di non averne mai fatti, che fesseria… Però c’è anche chi, di grossi errori, ne fa due o tre. Io uno: e lo ammetto», ammise lo stesso Costanzo al Corriere della Sera. A ridargli la vita professionale, fu un simbolo della Rai. “Arrivò la prima telefonata, dopo più di un mese di assoluto silenzio. Sergio Zavoli mi disse: la vuoi smettere di fare l’ambasciatore a San Marino? Mi spronò a riprendere, a rimettermi al lavoro. “Diamoci da fare”, mi disse. Ricominciai da zero. Da Videolina a Cagliari e da una tv di San Benedetto del Tronto, facevo le interviste lì», rivelò ancora Costanzo.

Costanzo e il Parioli: 40 anni insieme.
Costanzo e il Parioli.

Quasi a voler stracciare dalla memoria quell’inciampo, Costanzo si è impegnato fervidamente nella lotta alla mafia. Le sue maratone con Michele Santoro diedero talmente fastidio alla malavita che la notte tra il 13 e 14 maggio 1992 gli uomini di Cosa Nostra cercarono di ucciderlo. Un’autobomba contenente 90 kg di tritolo, posizionata in via Ruggero Fauro, a due passi dal Teatro Parioli, esplose al passaggio di Costanzo e Maria De Filippi: i due si salvarono per miracolo. Infine, Costanzo, nell’ultimo periodo della sua vita, si è occupato anche della sua squadra del cuore.

Costanzo e il calcio: nel 2021 l’approdo alla Roma

Maurizio Costanzo, da sempre vicino alla Roma, in particolare al suo capitano Francesco Totti, il 10 giugno 2021 è diventato il responsabile delle strategia di comunicazione dei giallorossi. Appena vestiti i panni del dirigente di Trigoria, pronunciò queste parole: “Il nuovo slogan che lancerò è ‘Mejo a Roma’. La prima cosa che farò è stringere bene i rapporti tra Mourinho e la città . Io voglio lavorare molto sui tifosi: mi piacerebbe ad esempio trovare il tifoso più antico, più anziano della Roma. Io sono romano… Mejo a Roma”. In ogni caso, lo avrebbe trovato solo a partire dal 1927, anno di fondazione dei giallorossi.

Costanzo: l’addio alla Roma dopo neanche un anno

Il sodalizio con la Roma dei Friedkin però non è decollato come lo stesso Costanzo forse si sarebbe aspettato. “Mi sarei dovuto occupare dello stadio, ma ho scritto ai Friedkin che non avrei continuato perché non mi è stata data la possibilità di svolgere l’incarico che mi era stata affidato”, aveva rivelato il conduttore il 22 febbraio 2022. “Non riuscivo più a fare le cose che volevo fare. Non venivo più informato, soprattutto dopo alcuni cambi. Resterò per sempre della Roma”, aveva ribadito Costanzo.

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