Inghilterra, la denuncia choc: il colore della pelle influenza gli arbitri italiani

Gli arbitri italiani condizionati sia dalla presenza del pubblico, sia dal colore della pelle dei calciatori. La notizia arriva da uno studio inglese.

Il periodo preso in oggetto dai ricercatori, occupatisi solo del massimo campionato italiano, riguarda le gare disputate in un lungo lasso di tempo: dal 2009 al 2021. A contribuire a questo lavoro inerente la serie A, anche tutte le piattaforme sia video sia statistiche.

Orsato espelle un giocatore.

Uno degli studiosi ha voluto specificare il senso dello studio, soprattutto in merito all’influenza dei sostenitori negli stadi italiani. L’analisi effettuata infatti effettua anche una comparazione rispetto a quando gli stadi erano a porte chiuse durante il Covid.

Lo studio inglese: in serie A i più ammoniti sono i giocatori neri

Secondo uno studio effettuato in Inghilterra, gli arbitri italiani in serie A sarebbero più propensi ad ammonire i calciatori neri. Il dato emerge, come riporta ilnapolosta.it, da uno studio effettuato dei ricercatori Beatrice Magistro e Morgan Wack. Documento che prende autorevolezza dopo essere stato pubblicato dalla British Sociological Association sulla rivista Sociology. A darne notizia in Inghilterra è il Guardian ne scrive. Come detto, il periodo osservato è quello tra il 2009 e il 2021.

Rapuano ammonisce Marlon.

Per arrivare al risultato, i ricercatori hanno trovato i numeri sulla serie A grazie al sostegno di banche dati e piattaforme quali FootyStats, WhoScored e Fbref. Nel mirino, le palle contese, i falli, e i cartellini comminati dai direttori di gara. Per ricreare le situazioni di gioco, è stato sviluppato il videogioco Football Manager, frutto della britannica Sports Interactive.

Serie A e cartellini: un videogame per individuare i cartellini

In particolare, Football Manager divide i calciatori anche in base a 20 categorie differenti di tonalità pelle. Lo studio ha sancito che “dal 2009 al 2019, gli arbitri della Serie A hanno concesso in media il 20% in più di falli a stagione contro i giocatori dalla pelle scura, con l’11% in più di cartellini gialli e il 16% in più di cartellini rossi”. Un dato che ovviamente non dimostra alcun tipio di discriminazione dei direttore di gara italiani.

Stadi vuoti per il Covid: ecco come si arbitrava

Il lavoro pubblicato sugli arbitri di serie A ha evidenziato anche come durante la pandemia, con gli stadi vuoti, gli arbitri non facevano differenze tra i giocatori. Secondo i due esperti, Beatrice Magistro e Morgan Wack, questo dimostrerebbe che ad influenzare i fischi arbitrali fosse la presenza o meno dei tifosi sugli spalti. Tesi, a nostro avviso, un po’ ardua.

Arbitri e colore della pelle: uno studio Usa

Oltre a quello reso noto sugli arbitri della serie A, un’altra ricerca simile è stata effettuata sul campionato di basket NBA National da parte dei ricercatori del Brookings Institute di Washington. «Sono arrivati agli stessi risultati. Dopo averli pubblicizzati, hanno testato nuovamente la stessa cosa alcuni anni dopo e hanno scoperto che l’effetto era scomparso. Renderlo pubblico, in qualche modo, ha contribuito a rendere il processo più equo. Forse gli arbitri se ne renderanno conto, ha aggiunto Magistro.

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