Stefano Pioli è l’uomo sotto accusa per i tifosi del Milan nella trasferta di Firenze, c’è un aspetto che più di tutti sembra incrinare il rapporto col tecnico. Ed è qualcosa di sorprendente, considerando come un anno fa vinse lo scudetto e tutti cantavano quel “Pioli is on fire” che stupì David Guetta. Per il Milan però la musica è cambiata, la gara contro la Fiorentina ha segnato quasi un solco e andare in Champions League con quest’animo prossimamente non sarà proprio il massimo.
Milan, il tecnico ora è nel mirino
Si gioca il primato dei tweet con l’arbitro Di Bello e non è di certo un grande primato in questa serata. Pioli è il tecnico di un Milan confuso e preso di mira dai tifosi, che stentano a riconoscere i rossoneri campioni di Italia.
Lo scudetto prende la via di Napoli, ma in effetti è cambiato troppo il gioco rossonero, o forse le attese erano fin troppo grandi per un gruppo che è tornato a soffrire, dopo quattro partite vinte senza prendere gol. La gara del “Franchi” rischia di tracciare un solco importante.
Pioli contestato a Firenze, i motivi
La platea numerosa su Twitter non perdona, l’allenatore è ora l’indiziato maggiore delle critiche. Messi da parte i dirigenti, che non sembrano prendere più di tanto l’attenzione nel corso della gara e anche in questo immediato post partita, la concentrazione è tutta sull’allenatore.
Pioli è nel mirino dei tifosi, il Milan è criticato a Firenze: in particolare, per la gestione dei cambi che secondo i sostenitori è sintomo della grande confusione dell’allenatore. Soprattutto criticata la mossa del 63° minuto, quando il mister ha mandato fuori Giroud, Rebic e Bennacer, per fare entrare Ibrahimovic, Origi e Bakayoko, come uomini della provvidenza. Ovvero, un top player di quarant’anni con poco rodaggio, un attaccante che non ha convinto e un ex dimenticato in rosa, secondo i tifosi.
I tifosi vogliono un Milan diverso
La sconfitta di Firenze apre così il tempo delle contestazioni, la sconfitta può riportare ora a rialzare il vento delle polemiche con strali importanti. I tifosi sono stanchi già del mister, a dimostrazione di come spesso nel calcio bastano sei mesi per stravolgere ogni tipo di pensiero.
Le critiche dei tifosi a Pioli portano un punto interrogativo nel Milan post Firenze, ovvero se è davvero l’allenatore giusto per la piazza. Un dilemma per i rossoneri, che diventa anche un quesito per gli sportivi italiani. Ovvero, se non sia il caso per il tecnico di rimettere un po’ tutti in riga, capendo quale sia in fondo il male stagionale dei rossoneri, una squadra che in questa stagione non dà l’impressione di poter essere continua.