Il ricorso è stato presentato e per la Juventus è giunta l’ora della verità, intanto è tornato in auge il nome dell’ex bianconero Pjanic.
Weekend di grande calcio che sta per andare in scena in Serie A. Questo fine settimana, infatti, la Roma ospiterà la Juventus per un match tutto all’insegna della rincorsa Champions League. Sia i giallorossi che i bianconeri sono infatti a caccia del quarto posto.
Per l’occasione il calciatore capitolino, Paulo Dybala, affronterà per la prima volta la sua ex squadra dopo le importanti dichiarazioni rilasciate circa il caso Juve. Appena qualche ora fa l’argentino ha infatti ammesso che il suo ex club gli deve ancora 3 milioni di euro. Dybala è già stato indagato circa la manovra stipendi che ha coinvolto la Vecchia Signora.
A proposito di quello che attende la formazione allenata da Massimiliano Allegri, i prossimi giorni saranno di assoluta importanza. Si decide tutto a breve. Nel frattempo è anche tornato di moda il nome di Miralem Pjanic. Altro juventino coinvolto nel caso plusvalenze che potrebbe essere di grande aiuto per il ricorso.
Juve, si va verso il ricorso: è l’ora della verità
A fare luce sulle ultime in casa bianconera ci ha pensato l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. L’inchiesta Juventus prosegue e la società bianconera ha già presentato ricorso. Con la speranza che la sentenza emessa, che ha portato ad una penalizzazione del club di 15 punti in campionato, possa essere revocata o almeno ridotta. Per far sì che ciò accada, la Juventus ha pensato bene di fare leva su alcuni elementi chiave.
Per questo Per far sì che il ricorso avanzato dalla Juve venga accettato sarà di vitale importanza il nome di Pjanic. L’operazione che ha portato il bosniaco al Barcellona, in cambio del cartellino del brasiliano Arthur, in qualche modo può scagionare la formazione bianconera. Il club dell’ex presidente Andrea Agnelli ha fatto ricorso puntando tutto sul diritto di difesa leso da parte della Corte.
Operazione Pjanic-Barcellona: violato il principio del giusto processo
L’inchiesta ai danni della Juve che ha portato alla pesante penalizzazione ha puntato molto sull’operazione Pjanic-Barcellona: in fase di ricorso il club si appellerà al fatto che la trattativa non fa parte delle 15 compravendite finite sotto accusa.
Insomma, niente plusvalenza fittizia in questo caso. Eppure, rivela la rosea, questa operazione è pesata sulla condanna inflitta alla Juventus. In poche parole, l’accusa avrebbe puntato con forza su certi elementi (citando tale manovra otto volte) per creare un fatto illecito. Violando così il principio di giusto processo.
La Juve ha presentato ricorso ed entro sessanta giorni si deciderà se accettarlo oppure no. Fino a quel momento il club farà bene a rimanere concentrato focalizzandosi solo ed esclusivamente su quello che andrà a fare in campo. Marzo sarà un mese difficile, per le sfide in programma e per gli appuntamenti in tribunale.