In serie A i club che rischiano di non farcela sono tanti. Ad uno, in particolare, restano quattro mesi per evitare il fallimento. L’ex presidente si è sfogato.
Soprattutto chi lotta per restare in serie A dovrebbe avere le garanzie per arrivare alla fine della stagione, cosa che in questo caso appare decisamente a rischio. Come noto, retrocedere comporta un pesantissimo salasso economico. Se è vero infatti che esiste un “paracadute” economico per chi retrocede, va detto che questo non è in grado di sostenere una società che non dovesse subito risalire nella massima categoria italiana.
In serie A, in questo momento, fanalino di coda della classifica è la Sampdoria a quota 12. La Cremonese la precede a 13, salendo troviamo il Verona a 18, lo Spezia a 21 e la Salernitana a 25. Particolarmente gravosa la situazione della Sampdoria, attanagliata dai debiti e di fatto senza un vero proprietario dopo le disavventure giudiziarie del suo ex presidente, Massimo Ferrero.
Lotta per la serie B: mesi contati per un sodalizio storico
In serie A c’è un club che rischia seriamente di non arrivare alla fine del campionato. Come vi abbiamo raccontato, il Tribunale di Genova lo scorso 1 marzo ha accolto la misura della composizione negoziata della crisi, avanzata dal cda della Sampdoria. In sostanza, i giudici liguri hanno dato altri quattro mesi all’attuale proprietà per sanare i circa 200 milioni di debiti, diversamente i libri blucerchiati finirebbero in Tribunale per un fallimento che a quel punto sarebbe inevitabile. In questi 120 giorni, i creditori non potranno quindi produrre istanza di fallimento per recuperare il dovuto.
Nella pronuncia che al momento ha dato ossigeno alla Sampdoria, oltre alle varie prescrizioni, insiste un chiaro obbligo a cedere il club. I togati evidenziano come la «rilevanza dell’esposizione debitoria complessiva pari a circa 200 milioni di euro e la complessità delle operazioni sottese al risanamento che non possono che passare, come correttamente individuato dalla ricorrente, nella cessione (in senso ampio) della società sportiva». Ferrreo deve vendere, proprio l’imprenditore oggi è tornato a parlare al canale Twitch di Cronache di Spogliatoio.
Crisi Sampdoria, Ferrero: “Ho lasciato la Sampdoria in ottima salute”
Massimo Ferrero parla della Sampdoria come qualcosa che percepisce lontana ma che in fondo ritiene ancora sua. “Mi manca da morire, ieri ero triste e non ho visto la partita. Nessuna città ha un tifo simile, un accanimento d’amore così importante», ha spiegato il Viperetta. L’imprenditore romano ha detto al sua anche sul presunto debito da 200 milioni da saldare entro giugno. «Ma quale debito dobbiamo saldare? Per quanto ne so, sono 110 milioni di euro. Per altri problemi dovete chiedere agli addetti ai lavori. Io ho lasciato la Sampdoria in ottima salute, non eravamo ricchi ma mi piange il cuore nel vedere questa situazione”, ha aggiunto ancora.
Ferrero: “Lanna presidente peggiore della storia”
Massimo Ferrero sembra essere lontano dalla realtà e attacca pesantemente uno dei baluardi dell’attuale Sampdoria, oltre ad essere uno storico ex. “Il signor Lanna, che è un dirigente messo dalla famiglia, è una brava persona ma è il peggior presidente nella storia della Sampdoria. I risultati parlano. Questo perde 3-0 e batte la mani… Io non mi occupo della Samp da 13 o 14 mesi, da quando mi è successa una disgrazia. E da lì hanno cantato la canzone “più giù, fino a incontrare il blu”. Noi siamo i proprietari del club, ma non lo gestiamo più. Se il trustee dice 35-40 milioni, secondo me il prezzo è corretto”, ha accusato l’ex presidente dei liguri.