Serie A, derby di Roma senza curva: il motivo della stangata

La stracittadina Lazio-Roma, in programma domenica 19 marzo alle 18, potrebbe svolgersi con un settore vuoto. Ecco il perché.

Le due squadre capitoline arrivano il derby in piena corsa Champions, al centro di una stagione con diversi alti e bassi per entrambe. La Lazio, avanti in classifica di un punto a quota 48, se in campionato sta facendo il suo, in Europa ha avuto un percorso più che balbettante.

Il 19 marzo Lazio-Roma.
Volpato e Marusic nell’ultimo derby.

Dopo essere stata eliminata dall’Europa League, il suo primo passaggio vero in Conference League è stato un mezzo disastro. Dopo aver avuto la meglio sul Cluj nei playoff della manifestazione (1-0 a Roma, 0-0 in Romania), martedì sera all’Olimpico nell’andata dei quarti sono stati battuti in rimonta 2-1 dall’Az Alkmaar. La Roma invece, in serie A è reduce dalla vittoria 1-0 sulla Juventus grazie alle rete al 50′ di Gianluca Mancini. La squadra di Mourinho stasera all’Olimpico, nell’andata degli ottavi di Europa League, dovrà vedersela con la temibile Real Sociedad, quarta nella Liga.

Derby della capitale: tifoserie sotto osservazione

Lazio-Roma del 19 marzo sarà una gara molto attenzionata dalla forze dell’ordine, per motivi diversi. Situazione più “moderata” quella riguardante la Roma. In realtà, in casa giallorossa, i timori sono più per quanto accaduto prima con i tifosi del Napoli il 9 gennaio scorso – scontri sull’autostrada all’altezza della stazione di Badia al Pino – sia per lo scippo dello striscione, subìto dal Gruppo Fedayn. Il furto avvenne a Piazza Mancini, al termine di Roma Empoli, ad opera di ultra della Stella Rossa, in Italia per sostenere la loro squadra di basket impegnata in Eurolega a Bologna. La pezza rubata il 4 febbraio, il 19 febbraio è stato esposto e bruciato allo stadio di Belgrado. Uno sfregio insopportabile per i supporter della Roma, i Fedayn esistono infatti dal 1972.

La Lazio potrebbe giocare il derby senza Curva Nord.
Pedro e Zalewski si affrontano nell’ultimo derby.

Ben più grave la situazione in casa Lazio. Gli inquilini della Curva Nord sono già stati punti in questa stagione per quanto avvenuto in occasione di Lecce-Lazio il 4 gennaio. Per i cori indirizzati contro i giocatori Umtiti e Banda, il giudice sportivo ha sdisposto la chiusra del settore Curva Nord dell’Olimpico, rimasto vuoto in occasione di Lazio-Empoli dell’8 gennaio. I tifosi biancocelesti ora sono nel mirino della giustizia sportiva per quanto avvenuto durante Napoli-Lazio.

Cori contro Osimhen: il giudice sportivo dispone nuove indagini

Il 3 marzo scorso la Lazio allo Stadio Maradona ha compiuto un’impresa, superando il Napoli 1-0 con rete di Vecino al 67′. Gli azzurri non avevano mai perso in stagione tra le mura amiche. Il capolavoro di Immobile&Co però non è servito, diciamo non sarebbe servito, a placare l’ignoranza di alcuni supporter della Lazio. Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea infatti, aveva disposto ulteriori accertamenti per verificare se durante il match, fossero stati emessi cori discriminatori contro Osimhen, provenienti dal settore occupato dai sostenitori della Lazio.

Atti antisemiti contro la Roma: aperto nuovo fascicolo

Non bastasse il pericolo di una nuova sanzioni per i fatti inerenti la punta del Napoli, i tifosi della Lazio sono finiti nel mirino per gesti e cori contro la Roma, espressioni antisemite. La Procura Figc ha quindi aperto un nuovo fascicolo, resta da capire l’eventuale competenza, considerato che la giustizia sportiva decide solio su quanto avviene allo stadio, non su accadimenti esterni. In particolare, ad attivare Via Campania ci sarebbe un video dal contenuto pesantissimo, immagini riprese prima della gara.

I cori antisemiti in un video: cosa rischia la Lazio

“So’ laziale e so’ fascista la mia Lazio è uno squadro, siamo le camicie brune di Patricio Gabarron. Tu invece me fai pena co sta ca… de kippah, c’hai il padre deportato e tu madre è Anna Frank. Romanista sei un rabbino, pane azzimo, agnellino e festeggi l’Hannukkah”, queste le parole imbarazzanti urlate da alcuni tifosi, così come riporta la Repubblica. Laddove emergesse che gli stessi corsi siano stati pronunciati allo stadio e non all’esterno, per gli autori, oltre all’indagine Digos già in corso, scatterebbe automaticamente il Daspo. Non solo, il rischio di una chiusura della Curva Nord della Lazio in occasione del prossimo derby sarebbe ancora più alto. Ovviamente, considerato che la stracittadina è ancora lontana, se si riuscisse a individuare nominalmente gli autori di questa follia, il provvedimento sarebbe ad personam, magari evitando la chiusura del settore. Dettagli tecnici che solo gli accertamenti in corso potranno definire.

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