Questa sera la Lazio, vincendo a Bologna, sarebbe seconda in classifica. Questo potrebbe non bastare a vedere la conferma di Sarri sulla panchina biancoceleste.
La Lazio arriva da una decina di giorni decisamente particolari. Solo il 3 marzo la squadra allenata da Maurizio Sarri sbancava lo Stadio Maradona di Napoli, unica a riuscirci in tutta la stagione, sia in serie A sia in Champions. Gli azzurri infatti erano stati eliminati dalla Coppa Italia, in casa, uscendo ai rigori con la Cremonese di Davide Ballardini.
L’impresa contro la corazzata di Luciano Spalletti sembrava potesse invertire definitivamente la stagione della Lazio. Così non è stato. Martedì scorso infatti i capitolini, avanti 1-0, si sono fatti rimontare all’Olimpico dall’Az Alkmaar che ha poi vinto 2-1. Un ko pesante nell’andata degli ottavi di finale di Conference League difficilmente recuperabile in Olanda il prossimo 16 marzo. Sfida resa ancora più complicata perché tre giorni dopo, nel catino del Foro Italico, si terrà il derby. Insomma, si rischia di dover scegliere tra Europa e serie A.
Igli Tare e Maurizio Sarri: una scintilla che non scocca
In casa Lazio il dilemma principale, al di là delle dichiarazioni di facciata, riguarda il rapporto tutt’altro che idilliaco tra Maurizio Sarri e Igli Tare. L’allenatore, di fatto, spesso smentisce le parole del suo direttore sportivo, fattispecie abbastanza rara, soprattutto nei club che aspirano ad entrare in Champions. Paradossalmente, proprio l’accesso alla massima competizione calcistica europea ha allontanato i due contendenti.
Sarri ha ripetuto che “arrivare quarti sarebbe un miracolo”, mentre per l’uomo mercato di Lotito, la Champions di fatto era un obiettivo dichiarato durante la scorsa estate. Il destino dei due appare legato, vanno considerate però due circostanze. Il ds ha il contratto in scadenza nel 2023, è a Formello dal 2008 e il convivio con Lotito non è dei più felici. Il Presidente infatti, la scorsa estate, gli aveva già sottratto il controllo della Primavera. Sarri invece ha rinnovato fino al 2025, oltre 3.5 milioni netti a stagione, mandarlo via per Lotito sarebbe un salasso.
Sarri vicino all’addio: ecco chi lo cerca
Maurizio Sarri a Roma sta bene, ma lo strappo con Igli Tare appare insanabile. L’ex allenatore del Napoli continua ad avere estimatori sia in Premier sia in serie A. Secondo il Messaggero, Tottenham, West Ham ed Evertono lo tengono d’occhio, così come Milan e Fiorentina lo reputano un piano B sempre efficace. Ma sul tavolo di Sarri sarebbe arrivata un’offerta irrinunciabile.
Sarri: pronta offerta irrinunciabile
Secondo Via del Tritone, gli Emirati Arabi avrebbero presentato un’offerta da sette milioni l’anno all’allenatore della Lazio. Sarri difficilmente acceterebbe di allenare in quelle realtà, ma una proposta così sostanziosa potrebbe fargli cambiare idea.
Sarri via? Ecco la prima scelta di Lotito
Claudio Lotito però è uomo che difficilmente resterebbe con il cerino in mano. Il presidente della Lazio ha già in mente un’eventuale alternativa a Sarri, un nome già sondato la scorsa estate. Alessio Dionisi, in scadenza con il Sassuolo, sarebbe il prescelto dal presidente della Lazio. La scadenza del vincolo con gli emiliani, oltre al compenso assolutamente alla portata – l’ex Empoli infatti guadagna circa 850.000 euro netti l’anno – faciliterebbero l’approdo a Roma di Alessio Dionisi.