La Uefa contro tutti, dopo la Champions guai per il presidente. Potrebbe scoppiare davvero un calderone, una rivoluzione che potrebbe prendere piede sin da subito dopo quanto accaduto. La Champions League non ha fatto una bella figura ieri, episodi di violenza che si sono intercorsi prima dei match, tifosi rimasti fuori dagli stadi e la sensazione di voler insabbiare tutto arrivata ora a un limite insostenibile, anche per i vertici del calcio e della politica nazionale.
Le ultime gare degli ottavi di Champions League in campo hanno regalato il passaggio del turno per Napoli e Real Madrid, anche agevole dopo l’ottimo risultato dell’andata, ma quello che è avvenuto fuori sta lasciando ora un mare di polemiche.
L’Uefa e un presidente sono travolti dalle polemiche, se queste sono le garanzie per un campionato europeo ipotetico allora vuol dire che c’è qualcosa da analizzare seriamente. Sono addirittura due i giornali che stamattina mettono nel mirino il presidente, che dovrà giustificare quanto accaduto.
Alexsander Ceferin è sempre stato un uomo abbastanza discusso, partendo dalla sua netta posizione contro la Superlega, vista come il male assoluto del calcio. Nel tempo, però, lo diventerà la Champions una sorta di coppa-maxi contenitore, la riforma voluta sul nuovo format potrebbe portare al caos, anche Aurelio De Laurentiis lo ha sottolineato.
Ceferin rischia il posto da presidente Uefa, ha minimizzato gli scontri Champions. Sorvolando su quelli della finale di Parigi dello scorso 28 maggio, secondo il Mirror, e definendoli come nulla di grave e non mettendo nemmeno parola ieri su quanto accaduto a Napoli, come sottolinea il Corsport. Dopo la difesa dei tifosi tedeschi, ben poco è trapelato dai vertici europei sugli scontri in città. Proprio dalle colonne italiane emerge ora il grande dubbio che possa essere il russo ancora il presidente di una federazione europea calcistica mai così lontana dalle esigenze del calcio.
Aver trasformato la coppa dei campioni in una vetrina ci può anche stare, meno lavarsi le mani anche sulle stesse responsabilità dell’Uefa. Che non aiuta le città nei momenti di difficoltà, spesso complicando le cose con i suoi protocolli a livello di ordine pubblico.
Un presidente come Ceferin all’Uefa è malvisto dai club di Champions, in un solo colpo è riuscito a crearsi altri nemici sportivi e non si esclude un suo addio prossimamente. Non mancherebbero le alternative, chiamando uomini di campo come Rummenigge al suo posto, o puntando direttamente su qualche vice presidente come l’italiano Michele Uva o Zibi Boniek.
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