Come era prevedibile, l’indagine sulle plusvalenze nata dall’inchiesta Prisma si sta allargando. Un’altra procura vuole saperne di più.
La notizia è diventata ufficiale stasera, ma era nell’aria considerando che la Juventus, già penalizzata di 15 punte per le presunte plusvalenze fittizie, gli affari non li aveva condotti da sola.
La Juventus infatti, lo scorso 20 gennaio è stata condannata dalla Corte Federale d’Appello della Figc perché le carte arrivate da Torino dell’inchiesta Prisma, di fatto, riguardavano violazioni commesse, e in parte ammesse nelle intercettazioni, dagli stessi dirigenti della Juventus. Giova ricordare che per gli stessi fatti, nel maggio 2022, la Juventus e i soggetti deferiti vennero tutti prosciolti. A cambiare la storia, le 14000 pagine dell’ordinanza della Procura di Torino che hanno consentito la revisione del processo. Il destino di questo filone si deciderà dal 19 aprile, quando inizierà il dibattimento presso il Collegio di Garanzia.
Detto che in serie A, al momento, la Juventus è la squadra messa peggio per le indagini che la riguardano, sia di giustizia sportiva sia di quella ordinaria, i frutti dell’inchiesta Prisma potrebbero coinvolgere altri sei club, cinque della serie A, una delle serie b. Tutta la storia infatti è cambiata lo scorso 24 febbraio, quando la Procura di Torino, per competenza, ha trasmesso gli atti alle procure di Bergamo (Atalanta), Udine ( Udinese), Bologna (Bologna), Cagliari (Cagliari), Genova (Sampdoria) e Modena (Sassuolo).
Le carte finite negli altri distretti giudiziari infatti, rientrano in un altro filone germinato dall’inchiesta Prisma. Parliamo di quello relativo alle “partnership sospette”. Stiamo parlando di trattative di mercato tra la Juve e i sei club di cui sopra, affari che potrebbero portare, ma è quasi certo, all’apertura di un altro processo di giustizia sportiva. Oggi però, ad aprire un fascicolo, è stata una procura penale.
Come riporta l’Ansa, la procura di Genova indaga su tre affari di mercato tra Sampdoria e Juventus, Nello specifico, stiamo parlando delle cessioni di tre giocatori blucerchiati ai bianconeri. Il procuratore aggiunto, Francesco Pinto, ha assegnato la delega di indagine al nucleo di polizia economico tributaria della guardia di finanza. Quella di Genova è la prima procura ad agire dopo aver ricevuto gli incartamenti dell’inchiesta Prisma da Torino.
Come riporta la stessa fonte, le operazioni di mercato finite nel mirino degli inquirenti riguardano il portiere Emil Audero (26 anni), il mediano Daouda Peeters (24) e il difensore Erasmo Mulé (23). Il primo è il portiere della Sampdoria (per lui stagione finita, si opererà alla spalla, ndr), gli altri due militano nella Juve Under 23. Il fascicolo al momento è a modello 45, ovvero senza ipotesi di reato. Tra la Sampdoria e la Juventus, in termini di potenziali reati commessi, c’è una sostanziale differenza: la Juve è quotata in Borsa, la Sampdoria no.
Tornando al mercato tra Sampdoria e Juventus, Audero fu acquistato il 29 gennaio 2019 ufficialmente per 20 milioni di euro. Il belga Peeters fu invece ceduto per 4 milioni dai liguri alla Juve il 30 gennaio 2019. Infie, Erasmo Mulè, il 31 luglio 2019, passò dai blucerchiati ai bianconeri per 3,5 milioni. Curiosità: Mulè non ha mai vestito la maglia della Sampdoria, essendo stato preso dal Trapani per 350 mila euro e subito girato ai bianconeri.
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