Tra la Juventus e Paulo Dybala si sta giocando una partita importantissima dal punto di vista legale: spunta la “clausola morte”. L’attuale attaccante della Roma ha spesso ribadito il suo rispetto per il club bianconero e vorrebbe un lieto fine nella questione. Ma i suoi legali sono al lavoro per rendere giustizia agli accordi che erano stati presi e che, pare, non sono stati rispettati.
I prossimi giorni saranno decisivi per l’ambiente bianconero sotto ogni punto di vista. Le sentenze in arrivo potrebbero cambiare radicalmente il futuro del club ma anche di molti calciatori che potrebbero rischiare sanzioni e squalifiche.
Dybala contro la Juventus: cosa sta succedendo
Tra la Juventus e Paulo Dybala non scorre più buon sangue. Se con i tifosi bianconeri l’affetto e il rispetto è rimasto invariato, è con la dirigenza che ci sono state forti frizioni a partire dalla passata stagione che poi hanno portato all’addio. Le promesse disattese e gli accordi non rispettati hanno portato alla clamorosa rottura e alla richiesta di risarcimento per vie legali.
Le dichiarazioni rese ai pubblici ministeri dall’avvocato di Paulo Dybala, Luca Ferrari, che disegnano lo spettro di una richiesta di risarcimento da 54 milioni che aleggia sul club. Se entro aprile la Juventus non pagherà gli stipendi arretrati a Dybala, la causa legale sarà praticamente certa.
Tra Dybala e la Juventus è spuntata una “clausola morte” che costringerebbe i bianconeri al risarcimento obbligatorio delle somme mancanti al calciatore.
“Clausola morte” nell’accordo Dybala – Juventus: cos’è
Ma cos’è la clausola morte firmata dalla Juventus e da Dybala? Bisogna partire dal presupposto secondo cui Paulo Dybala non avrebbe mai voluto fare causa ai bianconeri, spiega il suo avvocato. Ma, allo stesso tempo, non avrebbe mai voluto rinunciare alle promesse economiche che gli erano state fatte dal club.
Per questo motivo è stata inserita una clausola morte nel suo contratto: se fosse morto, l’integrazione sarebbe andata agli eredi. Il calciatore e il suo avvocato si erano fidati
con la prima manovra e i primi accordi con la Juventus. Il suo legale aveva fiducia nel club bianconero, avendoci lavorato insieme per molti anni e aveva blindato la posizione economica di Dybala.
Poi i patti non sono stati rispettati, gli accordi per il rinnovo non sono stati firmati nonostante ci fossero strette di mano antecedenti, e si è arrivati alla “guerra” legale vera e propria.
Rottura Dybala Juventus: tutti i motivi
La rottura definitiva tra Dybala e la Juventus è arrivata lo scorso maggio. Gli accordi verbali precedenti vengono “dimenticati” dal club e si decide per l’addio. L’avvocato punta a 5 milioni e non più ai 3.8 precedenti per rappacificare società e famiglia e non andare per vie legali. Ma la risposta del club è negativa e si rompe il rapporto.
Peggio va nei mesi successivi, come racconta Repubblica. Il 28 luglio 2022 arriva la proposta inaccettabile per i legali di Dybala e per lo stesso calciatore: 3 milioni subito o
circa 4 entro aprile 2023. Ma senza alcun impegno scritto né formalizzazione. A quel punto crolla il muro: Dybala dice addio alla Juve e ora si gioca la partita in tribunale.