La Juventus è in attesa di due date importanti per due processi in corso. Intanto sbuca una prova pesantissima a favore dell’accusa.
La squadra bianconera in campionato ha risalito la china. In serie A è settima a 41 punti, -4 dall’Atalanta sesta, sole sei lunghezze in meno della Roma, a sette dal Milan, quarto e in zona Champions.
La classifica dei bianconeri come notò è penalizzata di 15 punti, a causa della sentenza della Corte Federale d’Appello del 20 gennaio. Pronuncia appellata dalla Juventus al Collegio di Garanzia che inizierà il proprio procedimento il 19 aprile. In sede giudiziaria invece, il 27 marzo è prevista l’udienza preliminare del processo Prisma. Imputati la Juventus e altre 12 persone, tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene.
Juventus: per Prisma e scritture private scatta l’ora X
Per la Juventus i prossimi mesi saranno decisivi. In gioco non solo il destino in campionato, con l’eventuale qualificazione Champions. Per il presidente Gianluca Ferrero e l’amministratore delegato Maurizio Scanavino, si tratta di sapere su quali fondi in bilancio si potrà contare, soprattutto capire le conseguenze dell’inchiesta Prisma della Procura di Torino, da cui tutto è partito.
Se il Collegio di Garanzia in teoria potrebbe ridurre la penalizzazione alla Juventus, dall’altro lato della medaglia in teoria dalla giustizia sportiva potrebbe arrivare un’altra “bastonata” in termini di sanzioni. La Procura Federale Figc infatti sta chiudendo la fase preliminare delle indagini che riguardano sia le cosiddette scritture private tra club e giocatori, sia le partnership con altre squadre. Definite sospette, per via di alcune operazioni di mercato le cui modalità hanno allertato gli inquirenti di Via Campania. Proprio su questo fascicolo l’accusa ha messo a segno un punto importante.
Carte segrete sugli stipendi: Ronaldo ha firmato
Il filone delle side-letter, quelle che in particolare riguardano accordi privati tra Juventus e tesserati sul pagamento degli stipendi negli anni 2019-2020 e 2020-2021, potrebbe deflagrare definitivamente. Il Corriere della Sera riporta una comunicazione tra due dirigenti della Juventus che prova non solo che Cristiano Ronaldo facesse parte dell’intesa, ma che lo stesso avrebbe una copia firmata di tutti gli atti. Scrive Via Solferino: “Alle 13.42 del 23 aprile 2021, Paolo Morganti, segretario organizzativo della Juve, scrive sulla chat «seconda manovra stipendi»: «Cristiano ha firmato». E un minuto dopo, aggiunge: «Ha una copia di tutti i documenti». Risposta del ds Federico Cherubini: «Bene!». Cherubini e Paratici così confermano l’esistenza di questi accordi, un guaio grossissimo per la Juventus.
Stipendi 2020-2021: Ronaldo rinunciò a 20 milioni
Per dirla chiaramente, Ronaldo rinunciò a 19.548.333,33 euro, per l’annata 2020-21. la pista fumante fa parte di una chat, prova presente negli ultimi atti depositati dalla Guardia di Finanza nell’ambito del processo Prisma. Grazie a questi dialoghi telematici, sostiene l’accusa, sarebbero provate le intese “fuori busta” della Juventus con 17 giocatori. In particolare, si trattava della rinuncia alle mensilità con un primo contratto, per un risparmio a bilancio di circa 60 milioni di euro: Per compensare questo mancato introito, i giocatori poi avrebbero firmato patti di integrazione, depositati dopo il 30 giugno. Ovvero, poste che vennero registrate nel successivo bilancio. Il problema è che questi accordi vennero tradotti nei moduli federali solo per 9 dei 17 tesserati della Juventus coinvolti. Insomma, CR7, oltre a non aver portato la Champions alla Juventus da giocatore, potrebbe togliergliela per vicende economiche extra-campo. Non sarà facile uscirne indenni, il rischio di un’altra penalizzazione resta altissimo.