Un club di serie A sul campo sta lottando per non retrocedere. Fuori dal prato verde, la battaglia è per la sopravvivenza.
La squadra in questione in questo momento è impantanata nella lotta per la salvezza. Il sodalizio di cui stiamo parlando occupa la penultima posizione in serie A, 15 punti dopo 27 turni.
Non bastasse questo, le ultime 11 giornate di campionato questa squadra dovrà giocarle senza il suo portiere titolare, finito ko per una sublussazione alla spalla e costretto all’intervento. Stesso infortunio occorso in estate a Marco Carnesecchi, fermo poi circa quattro mesi prima di tornare a difendere i pali della Cremonese dopo la promozione in serie A.
Serie A: club senza un vero presidente e 200 MLN di debiti
Questa società storica della serie A, fondata il 12 agosto 1946 dalla fusione di due realtà calcistiche già esistenti, ha già rischiato di subire una penalizzazione in corso di campionato. Gli stipendi dell’ultimo trimestre 2022 sono stati pagati ad un secondo dal gong, diversamente sarebbero arrivati alcuni punti di penalità da scontare nell’attuale classifica della serie A.
Per i tifosi di questo club però il peggio non è passato. Il Tribunale ha accolto la richiesta, fatta dell’attuale consiglio di amministrazione del club di serie A, di una composizione negoziale per evitare il fallimento. Ovvero, fino al 6 giugno nessuno dei creditori potrà presentare istanza di fallimento, entro quella data però la Sampdoria dovrà saldare interamente o avere le prove per accordi per pagare i circa 200 milioni di euro di debiti.
Colpo di scena Sampdoria: Massimo Ferrero torna primo azionista
L’ex presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, si è ripreso la maggioranza delle quote societarie. Come riferisce Il Secolo XIX, l’imprenditore ha acquisito il 55% delle azioni, comprandole dalla figlia Vanessa e dal cugino Giorgio. Nello specifico, Ferrero è entrato in possesso della maggioranza di Holding Max, controllante a sua volta di Sport Spettacolo Holding, scatole dentro cui c’è anche la Sampdoria.
Ferrero voleva un nuovo Cda ma le banche lo stoppano
Il ritorno da primo azionista di Massimo Ferrero potrebbe scombussolare l’universo Sampdoria, già messo a terra da debiti e da una classifica in serie A ancora pesantemente deficitaria. Er Viperetta ha speso parole durissime contro l’attuale presidente Marco Lanna, tanto da far pensare ad un siluramento sia dell’ex terzino, sia dell’attuale Cda. Quest’ultimo, in realtà, è comunque espressione della famiglia Ferrero, quindi costringerlo alle dimissioni sarebbe una sorta di autogol. In più, le banche creditrici hanno detto chiaramente che senza questo Cda i cordoni della borsa sarebbero stato blindati. Senza gli istituti di credito, con o senza bond convertibile, evitare il fallimento della Sampdoria sarebbe impossibile.
Salvataggio Samp: il prestito non decolla
Tra le ipotesi per salvare la Sampdoria dal fallimento in primis si era pensato ad un bond convertibile, ovvero prestito di 35 milioni in cambio di azioni in pegno. L’altra opzione porta all’ingresso di un nuovo proprietario. Sembra perdere forza quella relativa a Massimo Zanetti, mister Segafredo nonché presidente della Virtus Bologna Basket ed ex proprietario del Bologna calcio. Potrebbe prendere quota l’ipotesi Alessandro Barnaba, fondo Merlyn Partners, già socio minore della Sampdoria che a dicembre aveva offerto 50 milioni un aumento di capitale. Con lui ci sarebbe anche Edoardo Garrone.