C’è un club in serie A che sta giocando un calcio straordinario e rischia di centrare in grande anticipo un traguardo importante. Oggi ha parlato il presidente.
Il proprietario di questo club di serie A ha raccontato quelli che potremmo definire i segreti del suo successo, lui che da imprenditore veniva da un altro ambito professionale.
Ora questa società di serie A sogna la Champions. Non bastassero le affermazioni sul campo, la rosa ha accresciuto il suo valore e al contempo i bilanci sono sanissimi. In serie A stiamo raccontando una delle poche eccezioni che fanno brillare il nostro calcio.
Serie A: debiti e club che cambiano proprietà
La serie A da anni vive un periodo che potremmo definire decadente. Come riporta minutidirecupero.it, l’indebitamento bancario complessivo della serie A è arrivato a 1,25 miliardi di euro, peggio di noi solo la Spagna con 2,517 miliardi. Numeri che spaventano e che in passato hanno portato a cambi di proprietà .
Partendo da lontano. A inizio anni 2000, Aurelio De Laurentis e Diego Della Valle hanno rilevato dal fallimento, gazie anche al Lodo Petrucci, Napoli e Fiorentina. La Lazio nel 2004, dopo un periodo di transizione post Sergio Cragnotti, gestito da Capitalia, ora Unicredit, è stata acquistata da Claudio Lotito. Il presidente della Lazio ottenne una maxi-rateizzazione dei debiti, figli della gestione precedente, dall’Agenzia delle Entrate. Andando a tempi più recenti, in serie A per uscire dai rossi di bilancio, il Milan è passato dal fondo Elliot a RedBird, l’Inter di Steven Zhang ha tuttora una parte consistente delle azioni in pegno a Oaktree. Oggi ha parlato Aurelio De Laurentiis, vero trionfatore di questa serie A e non solo.
De Laurentiis: “Vi racconto come ho preso Spalletti”
Come riporta ilnapolista.it, stamattina Luciano Spalletti, ha ricevuto il Premio Bearzot presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli. Alla cerimonia era persente Aurelio De Laurentiis che ha parlato amrgine dell’evento. «Spalletti è stata una felice intuizione. Ho dovuto depistarlo. Gattuso in quel momento non si sentiva bene e andai a Milano al Bosco Verticale per incontrare Spalletti, che avevo sentito già prima che andasse alla Roma e disse di no. Venne ad aprirmi e gli dissi: Luciano ho un grosso problema, se non si dovesse sentire bene Gattuso ho bisogno di te. E lui: no, a giugno vengo. Poi siamo andati avanti fino a giugno perché sono un gentiluomo e non ho voluto segare Gattuso. Forse sarei andato prima in Champions se l’avessi fatto”, ha svelato il presidente del Napoli.
L’imprenditore su Spalletti: “Ho visto Conceicao e Allegri per finta””
Il numero 1 del Napoli ha raccontato anche come ha coperto l’arrivo di Luciano Spalletti al Napoli. “Per depistare tutti, passai per Conceicao, per Allegri che venne per quattro volte a farmi lezione di calcio nei miei uffici e poi alla fine venne il bravo Luciano a riportarci tra i primi tre in Italia e anche quell’anno, lo scorso, poteva accadere qualcosa di diverso. Scudetto? Se le regole del calcio fossero diverse forse lo scudetto lo avremmo portato a Napoli già altre volte”, ha affermato ancora De Laurentiis.
De Laurentiis: “All’inizio presi anche gli sputi”
Aurelio De Laurentiis ha ricordato come e perché scelse di acquistare il Napoli. “Nel 1999 mi presentai con un assegno di 125 miliardi e Ferlaino mi fece causa. Poi nel 2004 ero a Capri per le vacanze e non sapevo che il Napoli fosse fallito. Vidi Gaucci che voleva comprare il club per 5 milioni. Appena ho saputo del fallimento, contro il parere di mia moglie e di mio figlio Luigi, andai avanti e gli dissi: “figlio mio, cosa vuoi che sia il calcio rispetto al cinema che è così complesso?”. Ricordo che da Los Angeles andavo in questi campetti del Sud a prendere sputi in testa e a chiudermi negli spogliatoi. Alla fine mia moglie è diventata tifosa, si strappa i capelli quando gioca il Napoli, non si può vedere la partita con lei mentre io sono ‘inglese’ nell’approccio”, ha concluso il presidente del Napoli.