L’Inter da anni vive una situazione finanziaria complicata, bilancio in rosso permanente. Per Zhang è in arrivo una notizia letale.
Per l’Inter di Simone Inzaghi, aver raggiunto la qualificazione ai quarti di finale di Champions contro il Benfica rappresenta poco più di un pannicello caldo. Il ko interno in campionato con la Juventus ha squarciato vecchie ferite.
Non solo il gol di Kostic a San Siro ha complicato la corsa Champions dell’Inter, la sconfitta ha rimesso in discussione il futuro dell’allenatore Simone Inzaghi. L’ex tecnico della Lazio ha un contratto fino al 2024, guadagna 5 milioni netti a stagione. Marotta e Ausilio sanno che in cassa di soldi ce ne sono pochi, scegliere un nuovo inquilino della panchina sarebbe costoso, forse troppo costoso.
Steven Zhang è diventato presidente dell’Inter nell’ottobre 2018, versando a Erick Thoir circa 200 milioni. Da allora la situazione finanziaria dei nerazzurri si è di fatto avvitata, con debiti crescenti e continui ricorsi a prestiti ottenuti da istituti di crediti o da fondi che in cambio hanno ottenuto pegni su azioni dell’Inter stessa. Va da sé che quando un prestito alla scadenza viene rinnovato, il tasso chiesto per erogarlo aumenta, con maggiore incidenza negativa sul bilancio dell’Inter stessa.
In casa Inter, il saldo d’esercizio è sempre negativo, con picchi dei debiti preoccupanti. Nel 2016-17 il rosso era di 24,6 milioni, sceso l’anno dopo a17,7 milioni. Nel 2028-2019 il buco ammonta a 48,4 milioni, esploso nell’anno Covid a 102,4 milioni. Dodici mesi dopo un vero cratere: -245,6 milioni, Nel 2021-2022 scendiamo a -140, sempre somme di rilievo. Parliamo del singolo esercizio, non dell’esposizione strutturale per prestiti che vanno ancora onorati. Uno di questi finanziamenti che stanno per scadere potrebbe definitivamente inguaiare l’Inter di Steven Zhang.
Come riporta calcioefinanza.com, citando a sua volta Il Sole 24 Ore, il fondo Oaktree avrebbe negato all’Inter la possibilità di rifinanziare il prestito in scadenza 2024, “bond” siglato nel maggio 2021 con tasso di interesse al 12%. Per quella data quindi, Zhang dovrà trovare circa 300 milioni. Cifra così alta perché la quota capitale ammontava a 275 milioni. Considerata la dinamica dei tassi, il consorzio Usa avrebbe detto no al nuovo prestito, aprendo scenari decisamente preoccupanti per l’Inter.
In casa Inter la scelta di Oaktree di non rifinanziare il prestito potrebbe portare ad un nuovo cambio di proprietà. Il fondo californiano – che nel gennaio 2022 era anche tra i sottoscrittori del bond emesso dall’Inter – in ogni caso non subentrerebbe alla proprietà cinese. Oaktree infatti, se Zhang non pagherà il prestito alla scadenza di maggio 2024, diventerà di fatto azionista di controllo dell’Inter. Il fondo californiano, in ultima ipotesi, cercherebbero un nuovo imprenditore interessato a farsi carico delle quote societarie dell’Inter. Insomma, all’orizzonte si profilo l’ennesimo cambio di proprietà in serie A. Tornando al prestito da saldare tra circa 14 mesi, dei 300 milioni versati da Oaktree, circa 85 milioni sono finiti nelle casse dell’Inter, di cui 75 tra maggio e giugno 2021 e ulteriori 10 milioni nel febbraio scorso.
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