La Juventus fa i conti, non solo in tribunale. La Vecchia Signora potrà contare su una cifra importante da investire sulla rosa a giugno.
I bianconeri, al netto e nonostante la penalizzazione in classifica, di fatto sono tornati in corsa per la Champions. La Juventus ora è settima a 41 punti, -4 dall’Atalanta sesta. Quinta la Roma a 47, mentre il primo posto utile per la Champions è appannaggio del Milan, quarto a 48.
La Juventus ha bisogno dei soldi della Champions, alla luce soprattutto del taglio, indispensabile, che ci sarà per il budget da utilizzare sul mercato. Le vicende extra-campo, vedi anche l’apertura di due fascicoli da parte della Uefa – il primo sul mancato rispetto del Settlement agreement firmato ad agosto 2022; il secondo sui fatti emersi dall’inchiesta Prisma – fanno sì che alla Juventus debbano decidere subito come muoversi per avere un minimo da investire sul mercato.
Juventus: dai rinnovi di lusso ai riscatti dei prestiti
Il presidente Gianluca Ferrero e l’ad, Maurizio Scanavino, in primis devono centrare alcuni rinnovi sul mercato. In prima fila ci sono Adrien Rabiot e Angel Di Maria. Entrambi in scadenza nel 2023, il loro futuro resta ancora da scrivere. Il francese chiede almeno 8 milioni netti a stagione alla Juventus; il Campione del Mondo potrebbe accontentarsi anche di una cifra minore, ma potrebbe chiedere la garanzia di disputare la Champions per restare. In termini di addii, la Juventus ha già deciso che non rinnoverà il contratto di Juan Cuadrado.
Per alimentare la prossima sessione di mercato, la Juventus spera di poter contare sui tanti riscatti dei prestiti effettuati in giro per l’Europa. Parliamo di una somma importante che se incassata in buona percentuale, di certo rappresenterebbe una svolta nella prossima sessione di trattative.
Juventus: quanti prestiti in Premier
Sono diversi a e di assoluta qualità i giocatori della Juventus che hanno cambiato maglia, finendo in trattative di mercato che prevedono riscatti, più o meno obbligatori. Come ricorda Tuttosport, stiamo parlando di Kulusevski al Tottenham, Zakaria al Chelsea, McKennie al Leeds e Arthur al Liverpool. Insomma, la speranza è che in Premier decidano di spendere o quantomeno di proporre riscatti a cifre prossime a quelle stabilite nei contratti. Per Arthur parliamo di 37,5 milioni, somma che non sarà mai spesa dai Reds. Meglio dovrebbe andare con Kulusevski, fermo restando l’instabilità del Tottenham, vedi futuro sia del tecnico Antonio Conte, sia del ds Paratici.
Juventus: in teoria potrebbero arrivare 200 milioni
Purtroppo per la Juventus, certezze sul riscatto dei prestiti, laddove non obbligatori, non ci sono. Il mercato né risentirà, pagando politiche decisamente avventate, volute dall vecchia dirigenza guidata da Andrea Agnelli. McKennie, nonostante le buone prestazioni, rischia di restare in Inghilterra se il Leeds dovesse retrocedere in Championship. Per McKennie il riscatto sarebbe di 34 milioni, un po’ più di quello ipotizzato per il centrocampista svizzero ora al Chelsea, pari a 33 milioni. Zakaria sta prendendo campo a Londra ma non è un titolare inamovibile, all’interno di una stagione pessima per i Blues. Infine c’è Luca Pellegrini alla Lazio. Per il mancino il riscatto ammonterebbe a 15 milioni, cifra che la Lazio difficilmente pagherà, si potrebbe chiuder tra 10 e 12. In tutto, la Juventus potrebbe avere da questi riscatti circa 200 milioni, già arrivare alla metà di questa somma sarebbe ottimo per il prossimo mercato.
Mercato in entrata: pronto assalto a Morata
Con Chiesa in condizioni sempre precarie, Vlahovic sul mercato per fare cassa, in attacco la Juventus deve decidere se riscattare Kean a 28 milioni. L’unico punto fermo resterebbe quindi Milik. Oltre al polacco, Allegri ha chiesto fortemente il ritorno di un suo pupillo. L’allenatore vuole Alvaro Morata. Il classe 1992, scadenza nel 2024, in Liga ha segnato 10 gol e fornito 2 assist in 26 gare. Per Allegri, Morata è una garanzia, avendo anche mostrato disponibilità a muoversi sia da seconda punta sia da esterno.