Scontro ad altezze importanti tra il presidente di una Lega e il club top della Ligue1. Al centro delle accuse le finte sponsorizzazioni.
Ormai le beghe non riguardano i club all’interno dello stesso campinato. Quando ci sono in gioco i soldi della Champions, a prendere la parola sono i vertici delle istituzioni, siano essi espressione di un singolo paese piuttosto che di Uefa o Fifa.
Se in serie A la Juventus rischia di perdere la qualificazione a competizioni continentali, Europa League o Champions che sia, in Spagna c’è chi forse potrebbe fare una fne ancora peggiore. Il Barcellona è nel mirino sia della Procura della città catalana, sia della Uefa. Il club di Joan Laporta è accusato di corruzione, risultano infatti fatture per 7 milioni all’indirizzo di Enriquez Negrerira, ex numero due della federazione arbitrale spagnola.
Dopo il biennio calcistico inficiato dalla pandemia Covid che ha quasi dimezzato i fatturati delle principali leghe calcistiche, per le big partecipare alla Champions diventa fondamentale. Un introito indispensabile per tutti i campionati, fatto salvo forse solo la Premier, capace con i soli diritti tv di compensare questo bagne di sangue. Se in Germania la genetica oculatezza ha evitato tracolli per le big, in serie A e in Spagna la situazione è diversa. L’Italia è forse quella messa peggio: la mancanza di pianificazione e l’assenza di stadi di proprietà fanno sì che la cima della salita sia ancora molto lontana.
La Juventus, come emerso dall’inchiesta Prisma, nonostante i 700 milioni di ricapitalizzazione degli ultimi cinque anni, presenta un bilancio colabrodo. In Spagna, invece, il Barcellona, per assicurarsi che gli arbitri non la vedessero come nemica, già dal 2016 emetteva bonifici ad agio di Enriquez Negrerira, numero due degli arbitri. Ora però, proprio dalla Spagna, è partito un siluro in direzione Ligue1.
Javier Tebas, presidente della Liga, da ormai un paio di mesi è accerchiato per l’affaire Barcellona. I catalani, è provato, hanno corrotto Negrereira in cabio di particolare cura alle direzioni arbitrali destinate ai blaugrana. Lo scandalo però è che il Barcellona, a livello sportivo, in Spagna non pagherà perché per corruzione e illeciti dopo soli tre anni sopraggiunge la prescrizione. Uefa e Fifa però, motu proprio, potrebbe escludere dalla Champions la squadra allenata da Xavi: vedremo se avranno la forza.
Il presidente della Liga Javier Tebas, intervistato da Marca sul punto, ha affermato: “La questione va distinta in due questione: un conto è comprare gli arbitri, e io penso che non sia successo dato che non ci sono prove, un altro è pagare per influenzare le decisioni. La FIFA potrebbe intervenire? Ha già sanzionato alcune squadre spagnole, è molto difficile che possa arrivare a togliere dei punti, deve essere un organo nazionale a farlo. Ma sono certo che la FIFA interverrà”. Tebas però, sempre dal giornale spagnolo, ha attaccato il PSG: “La loro eliminazione in Champions? E perché dovrei piangere? L’eliminazione del PSG mi ha provocato una risata, non un sorriso”.
Il presidente della Liga pare decisamente più agguerrito con i parigini piuttosto che con il Barcellona. “Il PSG è una macchina che bara mettendo benzina con le sponsorizzazioni, l’ho già detto molte volte ad Al Khelaifi”, ha affermato Tebas, che poi ha nuovamente affodato la Superlega. “È un modello che vuole espropriare il calcio medio-piccolo e prendersi tutto. Non è un modello competitivo quanto un concetto per cui i più ricchi d’Europa dovrebbero governare il calcio. Volevano fare un colpo di stato nel 2021 e lo stesso cerca ora Al Khelaifi, anche se più lentamente”, ha sentenziato attaccando ancora il presidente del PSG.
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