Le indagini sulla Juventus aprono a nuovi scenari. È chiaro ormai da tempo che gli atti su cui stanno lavorando diverse Procure in Italia possono portare a clamorosi cambiamenti nel calcio italiano. La situazione è tenuta sotto controllo dai legali bianconeri che stanno aspettando che si svolga il processo per agire sulla linea difensiva e dimostrare l’innocenza della squadra piemontese.
Nelle ultime settimane sono emerse nuove “carte segrete” sul caso Juventus che hanno alimentato dubbi e polemiche. Il futuro del club si scrive solo dopo la fine del processo. Intanto la società resta fiduciosa sia sul lato sportivo che su quello penale.
Processo Juventus: le indagini proseguono, cosa succede
Il processo a carico della Juventus presto avrà la sua verità. I bianconeri sono sotto inchiesta da diversi mesi e hanno già pagato con la sottrazione di 15 punti dall’attuale classifica di Serie A. Solo tra circa un mese si saprà con certezza se la pena sportiva sarà accertata o meno e fino ad allora per Allegri e i suoi non sarà possibile fare calcoli ottimistici su ciò che succederà in futuro.
La Juventus rischia grosso in vista del futuro. Se dovessero essere accertate le irregolarità per cui è accusata, potrebbero esservi risvolti negativi sia dal punto di vista penale che da quello sportivo. Ma i legali dei bianconeri lavorano fiduciosi in vista di un futuro più tranquillo.
Intanto, però, le “carte segrete” emerse dalle indagini sulla Juventus possono aprire un nuovo scenario. E questa volta positivo per i bianconeri che sono pronti a dimostrare innocenza e regolarità nei movimenti effettuati.
Le “carte segrete” salvano la Juventus: le ultime
I pm delle indagini sulla Juventus stanno cercando scritture private illegali per arrivare al processo con tutti gli atti possibili a disposizione. Il club bianconero si dice tranquillo per quello che succederà nelle prossime settimane perché pensa di aver agito rispettando tutte le norme.
Intanto sono spuntare “carte segrete” che possono cambiare il processo sulla Juventus. Ma cosa sono queste carte? Si tratta di documenti emersi nell’ultimo giro di interrogatori da parte dei pm torinesi che hanno a interpellato l’ex dirigente Maurizio Lombardo dopo aver rinvenuto scritture private di dubbia legalità.
In sostanza: la Juventus si accordava privatamente con alcuni club per la futura “recompra” di alcuni calciatori a cifre già stabilite. Azioni illegali? Sì, dal 2019. La FIGC, infatti, aveva stabilito uno stop a questo tipo di accordi tra i club per limitare i trasferimenti già “organizzati” anni prima dai club.
Nessun rischio per la Juventus: “recompra” mai avvenuta
La Procura di Torino ha trovato le scritture private della Juventus e ha indagato su di esse, coivolgendo anche la Procura di Bologna (affare Orsolini) e quella di Cagliari (affare Cerri).
La Juventus e i due club avevano “accordato” privatamente le cifre della recompra dei due calciatori che sarebbero dovuti tornare a Torino a prezzi prestabiliti.
Ma la Juventus non rischia nulla. Perché? Semplicemente perché non è stata effettuata alcuna recompra e le scritture private con le cifre prestabilite non assumono alcun valore dal momento che non si è verificato il fatto. La Juventus, dunque, è tranquilla su questo filone di indagine e resta tranquilla in vista del processo.