Domani ci sarà la prima udienza preliminare davanti al GUP per la sentenza dell’inchiesta Prisma che vede coinvolta la Juventus. Il club bianconero è oramai da diversi mesi al centro di questo vero e proprio scandalo societario, che nel mese di novembre ha portato il CdA bianconero a dimettersi in toto, suscitando non poco clamore.
Le accuse mosse contro la Vecchia Signora sono importanti, ed i 15 punti di penalizzazione in classifica hanno in parte dimostrato come la questione possa complicarsi ancora di più qualora la Juventus venisse ritenuta colpevole di tutti i capi di accusa che si sono stati mossi contro. Addirittura si è parlato di Serie B, ma da dove nasce l’inchiesta Prisma?
La stagione della Juventus sta per entrare nel vivo non solo in campo, dove ora l’obiettivo Champions dista solo 7 punti, ma anche in Tribunale, dato che domani 27 marzo ci sarà la tanto attesa prima udienza preliminare davanti al GUP.
Il destino della stagione bianconera passa dunque in parte per quanto succederà domani, visto che i legali della Vecchia Signora hanno lavorato duramente per provare a riuscire a revocare i 15 punti di penalizzazione in classifica. Filtra ottimismo dalle parti della Continassa, ma la questione non è semplice come si pensa.
In queste settimane si è parlato tanto anche delle nuove possibili sanzioni contro la Juve per le altre inchieste aperte contro il club bianconero -vedi operazione Orsolini-, ed a questo punto sorge spontaneo domandarsi: da dove nasce l’Inchiesta Prisma? Da diversi articoli di giornale che sottolineavano plusvalenze record da parte del club bianconero. A riportarlo è stato Il Corriere dello Sport nell’odierna edizione di Torino.
L’Inchiesta Prisma sta incidendo -negativamente- sulla stagione della Juventus, visti i 15 punti di penalizzazione in classifica. Ciò che ha dato il ‘là’ a quest’operazione contro la Vecchia Signora è stato il “modello K”, fascicolo aperto dalla Procura di Torino nella Primavera del 2021.
Calcio&Finanza ha riportato in parte il contenuto del suddetto documento che riguardava “atti relativi a fatti nei quali non si ravvisano reati allo stato degli atti, ma che possono richiedere approfondimenti”, con una indagine relativa “a bilanci ed oscillazioni del titolo di società quotata” seppur inizialmente senza ipotesi di reato e persone indagate.
A sua volta questo fascicolo è nato a seguito di una delle prime annotazioni della Guardia di Finanza, che ha riportato come la Juventus dal giugno 2018 al gennaio 2021 ha fatto più di 400 milioni in plusvalenze grazie a 71 operazioni.
Dal “modello K” in poi la situazione in casa Juventus ha iniziato ad infittirsi. A seguito di questo, infatti, l 25 maggio 2021 la Procura decide di delegare gli accertamenti al nucleo di polizia economico finanziaria di Torino delle Fiamme gialle, per poi il mese seguente presentare altre 34 pagine di annotazioni tramite i militari che, in definitiva, convinsero la Consob far partire una verifica effettiva contro la Juventus il 12 luglio 2021. Tre giorni più tardi iniziarono le intercettazioni della Finanza.
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