Inchiesta Prisma: è l’ora della verità per la Juve, svelata la prima sentenza

La Juventus è chiamata a rispondere dell’Inchiesta Prisma: questa mattina l’ex dirigenza bianconera si presenterà in tribunale.

Tutto pronto per l’udienza preliminare sull’Inchiesta Prisma. Questa mattina l’ex dirigenza della Juventus, con a capo l’ex presidente Andrea Agnelli, si presenterà al Palazzo di Giustizia di Torino dove risponderanno delle accuse a proprio carico.

La Juventus in tribunale per l'Inchiesta Prisma
Inchiesta Prisma – Calcionow.it

Indagine nata nel 2021 che vede il vecchio numero uno bianconero, insieme al braccio destro Pavel Nedved e a l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, incolpato di diversi capi d’accusa: si va dalle false comunicazioni fino all’aggiotaggio passando le false fatturazioni.

In questo periodo sono stati raccolti ben 18 faldoni, comprensivi di testimonianze, intercettazioni e documenti vari, che potrebbero cambiare le sorti della Juventus. L’appuntamento è per le 9:30 di questa mattina.

L’Inchiesta Prisma al via: la Juventus in tribunale

Tra i presenti anche circa trenta azionisti della Juventus che hanno deciso di costituirsi parte civile nell’indagine. Tutte persone che, visto che hanno perso il valore delle loro azioni dopo l’inchiesta aperta ai danni della Juventus, si sono sentite parte lesa.

Insieme a loro ci sarà anche il Codacons che ha tra l’altro promesso anche un’azione risarcitoria da parte dell’ex presidente Agnelli. La difesa del club finora ha rigettato ogni accusa a suo carico. Sia per quanto riguarda le plusvalenze fittizie, sia per ciò che concerne la manovra stipendi.

Prosegue l'Inchiesta Prisma ai danni della Juventus
Ex dirigenza Juventus – Calcionow.it

Insomma, il primo round è ormai alle porte. Ancora un paio di giri di orologio e la Juventus andrà incontro al primo step di questa vicenda apparentemente senza fine. Proprio questa mattina la Gazzetta dello Sport ha fatto il punto della situazione in attesa dell’udienza preliminare relativa all’Inchiesta Prisma.

Questo primo step, tuttavia, potrebbe concludersi con un nulla di fatto. La Juventus ha in mente una strategia ben precisa e sembra intenzionata, rivela la rosea in edicola questa mattina, ad andare fino in fondo.

Cosa succede in casa bianconera

Quest’oggi, infatti, i legali della Juventus presenteranno al Gup la possibilità di pronunciarsi sulla competenza territoriale. Per la difesa bianconera, che aveva già chiesto lo spostamento del processo in una sede diversa da Torino, il reato di manipolazione di mercato si è consumato in altri luoghi.

Citando Milano, sede della Borsa, e Roma, in quanto è lì che si gestiscono i server di Piazza Affari. Per questo gli avvocati della Juventus avevano chiesto alla Procura Generale lo spostamento. Richiesta giudicata inaccettabile per questioni legate alla procedura.

La Juventus presenterà una nuova richiesta in tal senso e la decisione ultima spetterà poi al Gup. Lì si deciderà se accettare oppure se proseguire per questa strada. Si tratta di una richiesta lecita prevista dalla riforma Cartabia, entrata in vigore solo da pochi mesi.

Questo porta ad una casistica ridotta e sarà perciò difficile stabilire i tempi. Prima di sapere se il Gup avrà accettato o no la richiesta della Juventus, potrebbero volerci ancora giorni. Intanto a Roma è già stata segnata in rosso la data del 19 aprile: giorno in cui ci sarà il processo sportivo che si pronuncerà sui 15 punti tolti al club bianconero.

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