Oggi ne parlano tutti e tutti lo vorrebbero portare a casa, ma pochi anni fa, quando Francesco Totti lo aveva proposto a diverse squadre di Serie A, nessuno gli aveva dato retta.
Francesco Totti non è stato solo un grandissimo campione, uno dei fuoriclasse di maggior talento nella storia del calcio italiano. Negli ultimi anni ha dimostrato di essere anche un ottimo dirigente e un talent scout dal grandissimo fiuto. Peccato che nessuno gli abbia dato retta, almeno fino a questo momento. Caso emblematico di questo incredibile misunderstanding è l’exploit di un attaccante, il calciatore del momento, che già diversi anni fa lo stesso ex numero 10 non solo aveva scoperto, ma aveva anche proposto a vari club italiani, ricevendo sempre la stessa risposta: un due di picche.
Sarà la sua contagiosa simpatia, o quel modo di fare un po’ guascone, ma a quanto pare Totti non è ancora riuscito a guadagnare credibilità nell’ambiente calcio, almeno a livello dirigenziale. Lo dimostra quanto accaduto negli ultimi anni. L’ex capitano della Roma, dopo aver lasciato il calcio giocato, non si è infatti allontanato dall’ambiente, ma ha continuato a studiare e a girare il mondo alla ricerca di talenti.
E proprio durante uno di questi viaggi si è imbattuto in quello che sembrava un potenziale campioncino, e a provato a fargli fare il salto di qualità, portandolo da un paese lontano fino in Italia, proponendolo a tantissimi nostri club, senza fortuna. Il risultato? Quel giovanissimo bomber, che all’epoca poteva arrivare in Serie A per qualche centinaio di migliaia di euro, oggi costa, come base d’asta, 15 milioni di euro, anche se è probabile che possa arrivare a valutazioni sempre più alte nelle prossime settimane dopo l’inatteso exploit di questi giorni.
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Tutti pazzi per Retegui, il bomber scoperto da Totti
“Sto trattando un talento incredibile dall’Argentina, forte forte forte, una mezza punta-attaccante. È devastante“, affermava Totti qualche anno fa, ben prima che Mateo Retegui, 23enne centravanti del Tigre e della Nazionale italiana diventasse il calciatore più chiacchierato, nel bene o nel male, nel nostro paese.
Tutto questo accadeva un paio d’anni fa. Durante un intervento alla BoboTV l’ex fuoriclasse romanista tesseva le lodi di questo giovane e talentuoso attaccante, di cui non volle rivelare il nome per non farselo soffiare. All’epoca, pur essendo di proprietà del Boca, Mateo giocava in prestito all’Estudiantes e accettò la sua corte, entrando nella ‘scuderia’ Totti, con la speranza di trovare un posto in un club europeo.
Le cose non sono andate però come sperato e, nonostante il Pupone lo abbia proposto a squadre come la Sampdoria o la sua Roma, Retegui non è riuscito a fare breccia nel cuore di nessun importante dirigente di squadre italiane o straniere. Così, ha deciso in quel momento di restare in Argentina e di farsi seguire dal padre, fino all’exploit clamoroso di questi giorni, che potrebbe finalmente garantirgli quel salto di qualità per lungo tempo rincorso. Con buona pace dello stesso Totti e di tutti gli intenditori italiani che non sono riusciti a fiutare quello che sarebbe stato un vero affare.