Gianluca Vialli non sarà mai dimenticato dagli amici di una vita, e non solo per le sue prodezze in campo: la rivelazione commovente di un calciatore che lo ha conosciuto da vicino.
Ci sono personaggi che lasciano il segno nel mondo dello sport. Gianluca Vialli è sicuramente uno di questi. L’ex bomber di Sampdoria e Juventus è scomparso da pochi mesi, sconfitto da un brutto male, ma il suo ricordo rimarrà per sempre impresso nel cuore di tutti noi. Soprattutto, nel cuore di quegli amici che lo hanno potuto vivere da molto vicino, nei suoi anni più belli, e che oggi possono condividere con noi ricordi indelebili e rivelazioni che commuovono anche i cuori più aridi.
Perché Vialli era molto di più di un calciatore di talento. Era una persona speciale, un uomo vero, un amico sincero. Ne parlano così le persone che lo conoscevano bene. Era un perfezionista, un leader che voleva essere seguito dagli altri, e che in cambio regalava una straordinaria tranquillità. Quando c’era lui, tutti i compagni sapevano che non bisognava farsi prendere dall’ansia.
Fuori dal campo, poi, era allegro e spiritoso, amava la vita e sapeva essere un modello e uno stimolo per tutti, sia per i calciatori più giovani che per quelli più avanti con gli anni. Ma c’è un aneddoto che in pochi conoscono, e che fanno capire davvero, senza troppi giri di parole, chi fosse davvero Vialli.
A parlare con grande trasporto dell’indimenticabile Gianluca è stato Pietro Vierchwood, ex difensore di Juventus e Nazionale, intervenuto all’evento Gianluca Forever per testimoniare quanto Vialli fosse un grande dentro e fuori dal campo.
Nell’occasione Pietro non si è limitato a spiegare quanto uno come lui, con quel carisma così particolare, manchi oggi moltissimo a questa Juventus in grande difficoltà, soprattutto fuori dal campo. Ha voluto infatti anche condividere un ricordo particolare, un aneddoto finora rimasto celato nel suo cuore, per far capire chi fosse Gianluca quando era sul terreno di gioco.
“Abbiamo litigato, in campo era un perfezionista, voleva che le cose fossero fatte bene“, ha raccontato Vierchwood, ammettendo di avere avuto qualche frizione con l’esuberante centravanti ex Sampdoria. Però, anche se per un attimo si entrava in conflitto con lui, un minuto dopo Gianluca era disposto a chiarirsi. E d’altronde non era pretenzioso solo con gli altri, ma anche e soprattutto con se stesso, e per questo quando sbagliava si dispiaceva forse più del dovuto. “Alle volte facevamo apposta per vederlo incazzato“, conclude Vierchwood, emozionato. Un aneddoto che permette a tutti noi di scoprire un lato diverso del carattere di un campione indimenticabile. Un uomo che manca al mondo del calcio ogni giorno di più.
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