Mourinho ha nuovamente fatto discutere tutti. A Roma i tifosi sono stati spettatori di un colpo di scena senza precedenti: ecco perché
L’allenatore portoghese è sempre stato al centro di molti dibattiti. I suoi modi di fare sono particolarmente eccentrici, e più passa il tempo più questa suo modo di fare non sembra volersi attenuare.
Anzi, col trascorrere degli anni il suo carattere sembrerebbe essersi reso ancora più spigoloso. Ma tutti lo amano (e lo odiano) anche per questo. Si tratta pur sempre di una figura fortemente divisiva, ma che al mondo del calcio ha dato tanto. E continua a farlo, seppur con ambizioni minori e in un contesto minore. Di recente si è reso protagonista di un siparietto a dir poco tragicomico, per usare un termine effettivamente forte.
Il co-protagonista di questa vicenda è Ola Solbakken, attaccante norvegese della Roma e della Nazionale di riferimento. Nel corso del match vinto contro la Sampdoria il punteggio era ancora bloccato sullo 0-0. Come tentativo di sbloccare la partita lo Special One ha deciso di far entrare in campo l’attaccante, il quale aspettava con trepidazione di fare il suo ingresso in campo. Ma qualcosa è andato storto, quantomeno per lui.
Nel momento esatto in cui Mourinho era intento a fornirgli le indicazioni necessarie i giallorossi sono passati in vantaggio. Grazie ad una prodezza di Georginio Wijnaldum, utile per portare la gara sul momentaneo 1-0. Ciò che è successo dopo è un qualcosa di esilarante. L’allenatore ha bloccato e rimandato l’ingresso in campo del calciatore. Chiaramente in questo gesto non c’è alcuna malizia o cattiveria. Soprattutto per come si è chiusa la vicenda, si può benissimo capire da soli che il tutto si sia svolto per cause di forza maggiore.
Mourinho e Solbakken: una storia finita bene
Il siparietto bizzarro avvenuto tra Mourinho e Solbakken per fortuna è finito bene. Sembra infatti che la delusione dell’attaccante per aver tardato il suo ingresso in campo sia stata “colmata” con le scuse dell’allenatore.
Sui social pare abbia detto “Sorry Ola“. Poche parole, ma semplici e assertive. Tipiche dello stile di comunicazione adottato dallo Special One. Il motivo per cui il cambio ha avuto un ritardo così massivo è stato per via del vantaggio giallorosso. Senza alcun bisogno di andare al raddoppio la Roma ha pensato bene di gestire il vantaggio sviluppato. La prossima volta, probabilmente, sarà la sua occasione.