Nel momento-clou della stagione, con la Roma terza in classifica e lo scontro europeo da giocare, Mourinho ammette: stagione finita per lui. Ora le cose si complicano.
La stagione della Roma, risultati alla mano, sta andando al di sopra delle aspettative: ad inizio contratto, Jose Mourinho aveva l’obbligo di completare un triennio al termine del quale i capitolini sarebbero dovuti diventare squadra da Champions.
A fine del secondo anno, invece, la compagine di proprietà dei Friedkin è già al terzo posto in classifica sebbene con nove gare ancora da giocare tutto sembra posso ancora cambiare.
Inoltre anche la qualificazione tra le prime otto dell’Europa League, con il quarto di finale da giocare contro il Feyenoord, non ha fatto altro che fortificare l’ottima annata della squadra giallorossa.
Rivoluzione in casa-giallorossi: come è nata una Roma da Champions
Gli arrivi in estate di Paulo Dybala, Nemanja Matic e Gini Wijnaldum hanno reso l’organico dei capitoli più competitivo che mai.
E se quest’anno sono oggettivamente mancati i gol degli attaccanti, con il Gallo Belotti che ha segnato poco o nulla e con Tammy Abraham palesemente fuori condizione, la bravura del gruppo di Mourinho nel rendere la propria porta un fortino, ha permesso alla Roma di guadagnare spesso punti preziosi in ottica quarto posto a forza di 1-0 e 0-1.
Facendo di necessità virtù, lo Special One ha puntato fortemente sulla linea difensiva a tre, con Smalling leader, a comandare assieme a Ibanez e Mancini, puntando quando serviva su Kumbulla, ma soprattutto puntellando la retroguardia con l’innesto di Diego Llorente, arrivato dal Leeds a gennaio e già dimostratosi utilissimo alla causa.
Infortunio grave, Mourinho conferma la paura: stagione finita
Un grande colpo a parametro zero è stato fatto in inverno, con il pesante addio di Nicolò Zaniolo, rimpiazzato dall’esotico Ola Solbakken, il norvegese che prima aveva fatto impazzire i tifosi della Roma da avversario nel 6-1 di Bodo (in Norvegia) e che oggi fa sognare la città eterna.
Il classe 98′ nelle gerarchie del mister è entrato in punta di piedi, facendosi spazio però giorno dopo giorno tra le scelte dello tecnico portoghese: il calciatore si è subito rivelato un’ottima cartuccia da giocare poiché è possibile schierarlo sia da centravanti che da ala offensiva, o ancora da trequartista e perché no da seconda punta.
Dopo la gara contro il Torino, vinta 1-0 grazie al rigore della Joya, però, sono arrivati i guai: al minuto 74 l’ex Bodo Glimmt è stato sostituito anticipatamente per una botta alla spalle che, da referto medico, è stata definita come lussazione.
Lui stesso, nei giorni successivi, ci ha tenuto a precisare, in un intervento su Instagram che tornerà più forte di prima, ma Mourinho in conferenza ha spaventato tutti, ammettendo che potrebbe aver finito la stagione anticipatamente.
In attesa di novità, questa sarebbe la tipica notizia che non ci voleva: una perdita enorme per la fase offensiva dei capitolini, che dovrà fare a meno del suo jolly d’attacco.