La Juventus è alle prese con la giustizia sportiva: a giorni il primo processo. Il 19 aprile i bianconeri capiranno con certezza se giocheranno la parte finale della stagione per qualificarsi alla Champions League dalla porta diretta o se dovranno lottare per entrare in Europa dagli ultimi posti della classifica. Il club è sotto inchiesta per diverse accuse di reato e potrebbe pagare sia dal punto di vista economico che dal punto di vista sportivo.
Il processo della Juventus potrebbe prendere una svolta improvvisa per un “errore” del procuratore federale Giuseppe Chinè. La situazione sta cambiando e ora i legali bianconeri sono molto fiduciosi al riguardo.
Processo Juventus, l’errore di Chinè salva i bianconeri?
Il processo alla Juventus continua a creare tensioni e polemiche. La situazione per i bianconeri è da tenere sotto controllo ancora in vista del futuro. La pesantissima penalizzazione in classifica potrebbe togliere la qualificazione alla prossima Champions League ma soprattutto credibilità e certezze agli occhi del mondo del calcio e dei suoi tifosi.
La squadra di Allegri è tornata a vincere con continuità, ha guadagnato posizioni in classifica e sta conducendo un ottimo cammino in Europa League. In attesa di capire se i punti verranno restituiti il prossimo 19 aprile, le indagini proseguono e ora potrebbe esserci una svolta improvvisa nel processo Juventus.
Il procuratore federale Giuseppe Chinè, che ha accusato la Juventus di diversi reati, potrebbe aver commesso un “errore” molto importante. I legali bianconeri sono al lavoro per risolvere la questione a favori del club.
Processo Juve: Chinè e l’errore sull’articolo 4
L’edizione odierna di Tuttosport fa il punto della situazione sul processo legato alla Juventus. Il club bianconero è chiamato a rispondere in Tribunale a diverse accuse. Il procuratore Chinè, però, potrebbe aver commesso un “errore” nel portare avanti il processo che può favorire la Juve in sede legale.
La Juventus era diventata oggetto di attenzione a seguito di presunti illeciti amministrativi che fanno riferimento all’Articolo 31. Ora, però, la Juventus è accusata anche di violazione di lealtà sportiva (Articolo 4) e il quotidiano torinese si chiede i motivi per cui il procuratore non faccia riferimento ad un Articolo (il 31, ndr.) a tema così specifico ma si sia spostato sull’Articolo 4.
Gli avvocati della Juventus lavoreranno su questo aspetto, sottolineando il principio del giusto processo e, nella fattispecie, il “principio di specialità” per cui una legge speciale ha la meglio su una di carattere generale (Articolo 31 legge di specie vs Articolo 4 legge generale, ndr.).
Juventus: l’errore di Chinè restituisce i 15 punti?
La contestazione dell’Articolo 4 e non più dell’Articolo 31 da parte del procuratore Chinè, può rivelarsi un jolly spendibile anche per il processo del 19 aprile. La Juventus ha fatto ricorso sostenendo l’illegittimità della penalizzazione di 15 punti subita nel processo sulle plusvalenze.
Chinè aveva deferito la Juventus ai sensi dell’articolo 31, quindi per illecito amministrativo, salvo poi cambiare il capo di imputazione e incentrare il capo di imputazione sulla violazione dell’Articolo 4. Se i legali della Juventus riusciranno a dimostrare l’errore di Chinè, i bianconeri avranno una grossa possibilità di vedersi restituiti i punti di penalizzazione.