Ritornato in Italia dopo aver archiviato la sua avventura inglese, Paul Pogba ha rivelato cosa si nasconde dietro i suoi infortuni
Nel corso della sessione estiva di calciomercato ci sono stati ritorni clamorosi in Italia. Tra questi spicca certamente quello di Paul Pogba. Tuttavia, il giocatore francese non è riuscito a dare il suo contributo alla Juventus.
Difatti, dall’inizio della stagione il classe 1993 ha disputato solamente 4 partite a causa di infortuni e problemi fisici. Sulla sua carriera e sulla sua salute si è soffermato recentemente il giocatore francese.
Paul Pogba: “Ha avuto un brutto impatto su di me”
Lo scorso anno Paul Pogba non ha vissuto un periodo fortunato. Oltre agli infortuni che l’hanno tenuto lontano dal campo per diverse settimane, il giocatore francese ha dovuto fare i conti con un evento traumatico che l’ha profondamente segnato. Il classe 1993 è stato, infatti, sequestrato da alcune persone che reputava suoi amici. La banda lo aveva tenuto in ostaggio nel suo appartamento in Francia e aveva richiesto il pagamento dei “servizi di protezione”, la cifra ammontava a 13 milioni, offerti al calciatore da quando aveva 13 anni.
Sul terribile episodio è ritornato il giocatore che, nel corso del mese di marzo, è stato sentito nuovamente dagli inquirenti francesi. Durante l’interrogatorio, come riporta l’Équipe, il centrocampista ha rilevato il peso che l’evento ha avuto sulla sua vita. Il classe ’93 ha ammesso di non aver raccontato per molto tempo a nessuno quanto avvenuto. Successivamente però ha cominciato ad aprirsi ed ha parlato con l’allenatore della nazionale francese Deschamps. Un episodio traumatico che ha lasciato il segno sul corpo e sugli infortuni del giocatore. Oltre, che dal punto di vista psicologico, in quanto temeva che potesse accadere qualcosa ai suoi amici e alla sua famiglia.
Il giocatore fu minacciato la sera del 19 marzo, alla vigilia del ritiro con la nazionale francese, e non riuscì a procurarsi la cifra richiesta dai malviventi. Difatti, i criminali dovettero accontentarsi di “solo” 100 mila euro, che il classe 1993 ritirò in banca fornendo come prova della sua azione un selfie. Successivamente li consegnò a un amico coinvolto nel sequestro che però ha smentito.
Nel corso delle indagini gli investigatori francesi hanno ascoltato anche Birame D., il “saggio” che il giocatore avrebbe consultato e a cui avrebbe chiesto di fare una fattura ai danni del suo compagno di nazionale Kylian Mbappé. Tuttavia, l’uomo ha smentito l’ipotesi dicendo di non aver mai parlato del numero 10 dei Bleus a Pogba durante il Mondiale del 2018. Nel frattempo le indagini proseguono, non resta che attendere per scoprire come si concluderà l’episodio.
