Le montagne russe sulla penalizzazione della Juve non piacciono a nessuno. Nemmeno ai concorrenti per la Champions.
Il 20 aprile scorso, il Collegio di Garanzia ha parzialmente accolto l’istanza della Vecchia Signora, annullando al momento la penalizzazione di 15 punti. La classifica è quindi cambiata, in attesa però del terzo procedimento sulle plusvalenze fittizie.
Grazie alla decisione della Cassazione dello Sport, ora la Juventus in classifica è terza a quota 59, a -2 dalla Lazio che sabato è stata sconfitta in casa 1-0 dal Torino.
Penalizzazione pendente: come cambia la corsa Champions
Dal 20 aprile scorso il Collegio di Garanzia ha 30 giorni per depositare le motivazioni. Da quel momento la Figc, entro 15 giorni, fisserà la prima udienza del processo ter sulle plusvalenze. Il nodo sta esattamente qui: la possibilità che ci sia una nuova penalizzazione, probabilmente ridotta, è tra le più probabili. Questo saliscendi non piace nessuno, neanche ad Allegri.
“Uno può dire ci siamo compattati, ma dall’altra parte potremmo dire che se non ce li avessero tolti magari potremmo avere 10 punti in più”, aveva affermato il tecnico in conferenza stampa. Difficile avere certezze sul “condizionamento mentale”, spiega lo stesso Allegri. Questa perenne situazione di incertezza non piace neanche al tecnico della Lazio, lo ha detto chiaramente dopo il ko con il Torino.
Sarri e la penalizzazione: “Un campionato falsato”
L’allenatore della Lazio in conferenza stampa è stato sollecitato sulla penalizzazione Juventus. Dopo aver precisato di non avere competenze giuridiche per entrare nel merito, ha sottolineato come sia sbagliato vedere una classifica mutare tre volte. “Spero che qualcuno nella giustizia sportiva abbia il buon gusto di dare le dimissioni”, ha detto, ribadendo come quello attuale sia “un campionato falsato”.
L’ex allenatore del Napoli ha ribadito come una gara venga preparata anche in considerazione della classifica. “se sono sopra di 13 punti gioco anche per il pareggio”, ha chiarito, riferendosi al distacco che c’era sulla Juventus e che ora è scomparso. Trattandosi di una competizione, secondo Sarri con questo balletto sui punti viene a essere inficiato “l’aspetto sportivo della questione”.
Al di là di come ognuno possa pensarla, resta il fatto che a sette giornate dalla fine, sulla Juventus e quindi sulla corsa Champions, restino pendenti tre procedimenti. Se nessuno di questi dovesse concludesri entro il 30 giugno, la sanzione verrebbe applicata la prossima stagione, alla faccia della afflittività.
Tradotto, se la Juve alla fine venisse penalizzata di tot punti, questi verrebbero scalati dalla prossima serie A, dando un calcio a chi magari avrà meritato una qualificazione sul campo. Restano sempre però Uefa e Fifa, i cui codici consentirebbero di escludere un club dalle coppe laddove si ravvisassero comportamenti sbagliati. Una giostra senza fine.