Ci si trova davanti all’ennesimo caso di aggressione ai danni di un arbitro. Un nuovo fatto grave verificatosi in Italia.
Dall’inizio della nuova stagione c’è stato un sensibile aumento dei casi di aggressione ai danni di un arbitro. Stando alla cronaca italiana ogni weekend si può sistematicamente scorgere un episodio del genere. Tra controversie verbali e violenza fisica, è evidente che in qualsiasi categoria ci sia ancora qualche problema di natura “ambientale” tra giocatore e direttore di gara. Questione di convivenza difficile, che sfocia in episodi del genere.
Il fatto di cronaca in questione è avvenuto in Coppa Italia, categoria Promozione siciliana. Il contesto di base era particolarmente acceso, trattandosi di una delle due semifinali di ritorno della competizione. I nervi tesi potevano inizialmente essere quantomeno comprensibili. Ma non quando il tutto è degenerato nell’ennesimo caso di condotta violenta su un campo da calcio. Il direttore di gara ha sospeso la partita alla fine del primo tempo, con le due squadre in parità.
Dunque la gara tra RSC Riposto e Supergiovane Castelbuono è stata fermata dopo 45 minuti di gioco sull’1-1. Le circostanze di quanto accaduto non sono ancora chiare. Difficile fare delle ipotesi riguardo la sospensione. Inoltre le due società hanno rilasciato, sui social, delle dichiarazioni contrastanti. E le incongruenze sono state ovviamente numerose.
Arbitro aggredito: le parole delle due squadre
In merito all’aggressione (o presunta tale) subita dal direttore di gara, le due squadre coinvolte hanno voluto riportare la loro versione dei fatti. La Supergiovane Castelbuono ha parlato di un aggressione messa in atto da parte dei locali. Perfino il presidente sembra sia stato vittima di una aggressione. Così la società ha optato per il silenzio stampa, in attesa che sia l’ufficialità dei fatti ad avere l’ultima parola.
Non ha tardato ad arrivare la replica dell’RSC Reposto, che ha esordito parlando delle lamentele della squadra ospite. Il presidente ha garantito personalmente di non aver assistito ad alcun episodio del genere, affermando di conseguenza che l’aggressione subita dal direttore di gara non si è mai verificata. Questo poiché non sembra sia stato richiesto l’intervento dell’ambulanza.
Insomma, da una parte si parla di un diverbio sfociato in violenza fisica, dall’altra di una semplice e comune partita dai toni accesi. Ciò che dichiara l’arbitro è stato ritenuto dalla squadra di casa come inaccettabile. Ora saranno gli organi copmpetenti a giudicare l’accaduto.