Il Napoli festeggia uno scudetto attesissimo e meritatissimo, ma dopo il trionfo potrebbe esserci una nuova rivoluzione tra gli azzurri
Ha aspettato 33 anni, la città di Napoli, per liberare la sua gioia, con la conquista del terzo scudetto. Una attesa lunghissima, giunta a conclusione forse proprio nell’anno in cui, in tempi recenti, il pubblico era meno preparato a un exploit di questo genere. Ma il successo è giunto e in maniera netta, indiscutibile, con grande anticipo.
Con ben cinque giornate sulla conclusione del campionato, la banda di Spalletti ha trionfato. Il pari con l’Udinese di giovedì scorso ha sancito il verdetto aritmetico e scatenato la grande festa che ancora perdura in città e che probabilmente lo farà fino alla fine del campionato, con la cerimonia conclusiva il 4 giugno con consegna del trofeo da parte della Lega calcio e grande festa e parata dei giocatori in città.
Tutto l’ambiente si gode una soddisfazione grandissima, ma è già tempo di guardare al futuro. Con incognite che sembravano difficilmente prevedibili fino a poco tempo fa ma che invece sono ben presenti e potrebbero portare, dopo quella della scorsa estate, a una nuova rivoluzione, se possibile per certi versi ancora più profonda della precedente. Sono in tanti tra i protagonisti del titolo che infatti, al termine dell’annata, potrebbero lasciare.
Il borsino dei possibili addii andrà monitorato nelle prossime settimane, ma ci sono partenze che sembrano ormai in via di definizione e altre che appaiono probabili. Chi molto probabilmente è giunto alla fine di un ciclo è il direttore sportivo Cristiano Giuntoli.
Artefice della costruzione della squadra da scudetto, proprio lui, avendo rivoltato la squadra come un calzino, ha raggiunto il punto più alto della sua parabola e le sue parole nella festa con la Fiorentina sembrano presagire l’addio. Per lui si parla della Juventus, vedremo cosa accadrà. Luciano Spalletti, invece, non ha ancora deciso, ma qualche dubbio e qualche frizione a distanza con De Laurentiis si è intravista.
Sarà determinante il summit, a breve, tra tecnico e presidente, per capire quali saranno i progetti futuri e se l’allenatore toscano se la sentirà di proseguire. Capitolo giocatori: per Ndombele è certo il ritorno a Londra con il riscatto che non sarà esercitato, mentre per Kim c’è il timore che Manchester United o Manchester City possano tentarlo e versare per intero la clausola da 45 milioni nei primi quindici giorni di luglio.
Ci sono più speranze di trattenere Osimhen, ma dipenderà da quali offerte arriveranno a lui e al club: in caso di proposte irrinunciabili (da ingaggio raddoppiato o quasi e da oltre 100 milioni di cartellino), sarà difficile opporsi.
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