Juve, penalizzazione e ridimensionamento. A questo punto della stagione alla società bianconera non rimane che attendere le sentenze definitive e da queste ripartire. Come meglio è possibile.
Non ci resta che piangere, potrebbe essere questo il titolo del film della stagione bianconera. E sembra che questa interminabile agonia non riesca ad avere una fine. Quasi non bastasse la batosta psicologica, ed economica, proveniente dal mancato raggiungimento della finale di Europa League, ecco che la giustizia ha bussato ancora una volta alle porte della Continassa.
Infatti mentre si attende per lunedì 22 maggio l’udienza della rinnovata Corte Federale d’Appello, intesa come nuova composizione dei giudici, per quantificare la nuova penalizzazione che andrà a colpire la società bianconera per la vicenda plusvalenze, ecco giungere i deferimenti della Procura Federale nei confronti della Juventus e di otto suoi dirigenti, o ex dirigenti, per la vicenda-stipendi.
La Juventus è stata deferita per responsabilità diretta e oggettiva, mentre ai suoi dirigenti, alcuni dei quali si sono da tempo dimessi, è stato contestato l’ormai celeberrimo Art. 4, quello riguardante la mancata lealtà. Ecco pertanto aprirsi un nuovo fronte giudiziario che potrebbe portare a un’ulteriore penalizzazione.
Sembra infatti che la Juventus abbia provato a intraprendere la strada del patteggiamento per giungere ad un’ammenda pecuniaria, ma il procuratore Chiné avrebbe respinto tale ipotesi puntando nella direzione di una nuova penalizzazione in classifica.
Juve, penalizzazione e ridimensionamento
Il punto è provare a quantificare la nuova penalizzazione per le manovre-stipendi. Determinante sarà la decisione della Corte Federale d’Appello dal momento che la quantificazione della penalizzazione per il caso plusvalenze andrà inevitabilmente ad influenzare anche l’altro giudizio.
La Juventus società intanto è ferma e non potrebbe essere altrimenti. Non conoscendo il suo futuro, ha le mani legate. Dai rinnovi dei giocatori più importanti quali Adrien Rabiot e Angel Di Maria fino alla “valutazione” dei sacrifici da compiere, inevitabilmente, nel momento in cui si avrà la certezza di non poter prendere parte alla prossima Champions League, tutto è bloccato.
Ora che anche la questione riguardante la permanenza, o meno, di Massimiliano Allegri sembra essere nuovamente sul tavolo, non fa che aumentare ulteriormente i dubbi. Con Massimiliano Allegri ancora in panchina la Juventus potrebbe decidere di mettere sul mercato i suoi due più consistenti investimenti degli ultimi anni, Federico Chiesa e Dusan Vlahovic.
Sia perché sono i due giocatori con più mercato, sia perché non sono ritenuti profili indispensabili dal tecnico. L’addio al tecnico livornese, invece, riporterebbe i due ex viola al centro del progetto di rilancio bianconero insieme agli altri giovani quali Locatelli, Fagioli, Miretti, Gatti. Attendere tutti gli sviluppi, la Juventus al momento non può far altro. Un passo avanti potrebbe essere rappresentato dalla soluzione della grana legata al nome del nuovo direttore sportivo. Sarebbe perlomeno il punto di partenza.
