Tutti contro tutti durante Valencia-Real Madrid, partita vinta dalla squadra di casa che è molto più vicina alla salvezza.
Si è conclusa 1-0 la partita tra Valencia e Real Madrid, con la squadra di casa che ha conquistato la sua seconda vittoria consecutiva. Un ottimo momento di forma con dieci punti nelle ultime cinque partite, che hanno portato la squadra di Baraja e Marchena a +5 sul Real Valladolid terzultimo.
Oltre al calcio, però, il match del Mestalla è passato alla storia come uno dei peggiori sul piano culturale della storia del calcio spagnolo. Quando si parla di Liga, soprattutto nell’ultimo periodo, all’estero si parla soprattutto di razzismo. Soprattutto quando in campo c’è Vinicius Junior.
Non che il razzismo del calcio spagnolo sia associato soltanto al nome di Vinicius, certo. Ma la stella del Real Madrid è senza dubbio uno dei calciatori più attivi nella lotta contro il razzismo negli stadi e non solo. Forse è anche per questo, per le sue giustissime denunce, che viene preso di mira dai tifosi avversari.
Versi della scimmia, lanci di oggetti, cori di ogni tipo: sono solo alcune le cose che capitano a Vinicius in un campo da calcio in Liga. E infatti è anche arrivato un fortissimo screzio sui social con Tebas, che ha invece sottolineato la bontà del proprio lavoro nella lotta a questo tipo di comportamento.
Guerra sui social tra Cala e Diakhaby per Vinicius
Cala e Diakhaby nel 2021 ebbero un grave screzio con il difensore centrale del Cadice accusato di un insulto razzista verso il suo avversario. Tuttavia, non sono mai state trovate delle prove a riguardo e la Procura archiviò il caso. Dopo l’episodio di Vinicius al Mestalla, lo stadio di Diakhaby, è arrivato un tweet da parte di Cala: “Il tempo mette ogni pagliaccio al proprio posto”.
Diakhaby ha risposto ricordando l’episodio di un paio d’anni fa: “Parli ancora perché ti hanno protetto. Sostengo Vinicius e spero che il mio club prenda le sue decisioni contro i razzisti”. E da lì la conversazione è sfociata sempre più in una guerra sui social, con Cala che ha detto: “Parlo perché ho i tuoi stessi diritti. Nel tuo stadio ieri c’è stato un episodio di razzismo e né tu, né i tuoi compagni avete fatto qualcosa a favore di Vini”.
Cala ha poi postato di nuovo: “Se dovesse accadere a Theo o Awer, stai sicuro che vado io e non la polizia a portare il pazzo fuori lo stadio”. Insomma, una diversità di pensiero che rievoca vecchie ruggini tra i protagonisti su un tema molto delicato come quello del razzismo.