La Juve teme un’altra stangata: i guai non finiscono

Per la Vecchia Signora c’è un altro tribunale pronto a colpire il futuro bianconero. Ecco cosa potrebbe accadere.

La Juventus, nella serata di lunedì 22 maggio, poco prima di entrare in campo contro l’Empoli, ha conosciuto l’entità della nuova penalizzazione. La Corte d’Appello Federale, rispetto alla pronuncia del 20 gennaio che lei stessa in diversa composizione aveva emesso, ha scontato 5 punti.

La Juve teme un'altra penalizzazione.
Allegri distrutto dalla penalizzazione (LaPresse) – calcionow.it

I giudici federali, prosciogliendo tutti i dirigenti privi di deleghe, tra cui l’ex vice-presidente Pavel Nedved, hanno attenuato la sanzione. Il collegio aveva lasciato anche uno spiraglio Champions, occasione non colta dagli uomini di Massimiliano Allegri.

Se Bonucci&Co avessero battuto la squadra di Zanetti sarebbero saliti a 62 punti, -2 dal Milan che ora occupa il quarto posto. Proprio i rossoneri nel penultimo turno faranno visita alla Juventus. I sabaudi, battendo il Milan lo avrebbero scavalcato salendo a 65. Chiudendo la stagione vincendo alla Dacia Arena nell’ultima di serie A, la Juve sarebbe terminata quarta, quindi in Champions.

Juventus nel mirino Uefa: Coppe ancora a rischio

La Juve ad Empoli è affogata 4-1, giova ricordare che resta un’ipotesi “tecnica” per cui, anche da quarti, l’accesso Champions non sarebbe garantito. Se Roma e Inter vincessero Europa League e Champions, finendo oltre il quarto posto in serie A, la quarta classificata finirebbe in Europa League. Ma il terrore dei tifosi juventini è un altro, pur avendo sempre a che fare con l’Europa.

La Juve potrebbe avere una nuova penalizzazione.
Gianluca Ferrero, presidente della Juve (LaPresse) – calcionow.it

Venuta a conoscenza sia della segnalazione della Consob, sia dell’inchiesta Prisma di Torino, lo scorso dicembre infatti la Uefa aveva aperto un’indagine sulla Juventus. Sul punto Aleksander Ceferin, da presidente, non si è mai esposto, ma pensare che da quelle latitudini possa arrivare una carezza resta una pia illusione.

Inchiesta Uefa: perché la Juve teme la batosta

Come riporta anche QS, alla Continassa, oltre ad attendere le motivazioni della pronuncia di lunedì scorso per un eventuale nuovo ricorso al Collegio di Garanzia (difficile, visto l’assoluzione dei dirigenti senza potere di firma, unico rilievo fatto dalla Cassazione dello Sport, ndr), si guardano le spalle soprattutto dalla Uefa.

I codici disciplinari del massimo organismo europeo infatti prevedono la possibilità di escludere un club dalle competizioni europee, anche senza sanzioni della giustizia domestica del paese coinvolto. La Uefa sta seguendo le evoluzioni delle vicende giudiziarie bianconere, anche per un motivo che riguarda Nyon più da vicino.

Lo scorso 23 agosto infatti, a causa di diverse violazioni del Fair Play Finanziario, Juve e Uefa hanno siglato un settlement agreement dalla durata di tre anni. Nyon, nello specifico, vuole anche capire se le cifre presentate dai bianconeri (allora ancora guidati da Andrea Agnelli), per firmare l’intesa, fossero reali o anch’esse erano figlie di alcune “furbate” di bilancio, leggi plusvalenze artefatte o accordi su stipendi non dichiarati. Se la Uefa ritenesse di essere stata raggirata, l’esclusione da tutte le competizioni europee per la Juventus diverrebbe quasi una conseguenza naturale.

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