Rinuncia alla presidenza e il filo conduttore è sempre lo stesso: la nascita della Superlega.
Quest’oggi, dall’estero, sono giunte notizie chiare sulla questione Superlega. Perché la rinuncia della presidenza è solo un altro pezzo di puzzle che sta portando alla rivoluzione del calcio europeo e mondiale, per quanto riguarda la nascita della competizione pronta a darsi battaglia con la UEFA.
Perché mentre la UEFA porta avanti le proprie manifestazioni e, da due anni rivoluziona anche le stesse – basti pensare alla Conference League -, l’idea Superlega non pare ancora tramontata. Al contrario, c’è chi svela dall’estero che un presidente che ha rinunciato alla stessa carica da presidente, lo avrebbe fatto per concentrarsi sulla nascita della Superlega. Spiegato, per bene, qual è il piano della nuova organizzazione calcistica globale.
La notizia è stata svelata dall’estero, precisamente dalla Germania. Ha rinunciato al suo incarico da presidente, per muovere passi importanti sul progetto della Superlega.
Un’idea nata nel corso della pandemia, per contrastare la UEFA e la sua organizzazione, nata e ufficializzata in un comunicato congiunto di diversi club partecipanti alla stessa Champions League, che avrebbero aderito alla Superlega.
La Superlega è un’idea nata e tramontata, ma solo per il momento. Perché, secondo quanto riferito dalla Germania, sul progetto Superlega starebbe lavorando ancora il CEO. E c’è un uomo alle spalle dello stesso progetto. Un’idea che, anche l’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, aveva preso in considerazione.
Sono i media tedeschi che, nella serata di venerdì, hanno spiegato quello che sta accadendo in merito alla nascita della Superlega.
Ci sarebbe la figura di Bernd Reichart, CEO della società A22, dietro alla Superlega. Lo stesso uomo che ha rinunciato alla carica da presidente della Bundesliga che, sottobanco, starebbe ora lavorando alla Superlega. Aveva dichiarato, Reichart, di lavorare sulla sostenibilità del calcio europeo e dunque troppo impegnato in tale incarico, per poter poi concentrarsi sulla Federazione di calcio in Germania. E invece, dietro la scelta di rinunciare all’incarico di presidente della Bundesliga, c’è appunto la voglia di far nascere la Superlega.
Contrasti sempre con Ceferin, la UEFA userà il pugno duro verso tutte le squadre che aderiranno al progetto, con sanzioni pesantissime. Come “minacciato” già in passato, le cose non cambieranno per il progetto 2.0 della Superlega. I club sono avvisati, Ceferin questa volta potrebbe sanzionare i club nell’immediato.
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