Massimiliano Allegri è sempre più lontano dal progetto futuro della Juventus. Cambia tutto, c’è la pazza idea del campione del Mondo 2006
Un momento estremamente difficile per il club bianconero che dovrà conoscere il proprio futuro in tempi brevi. Non ci sarà la partecipazione alla prossima Champions League con la possibilità di giocare in Europa League. Tutto dipenderà anche dalle nuove sanzioni che la UEFA penserà per la Juventus.
La situazione è in bilico dopo i meno 10 punti di penalizzazione inflitti in classifica per il caso plusvalenze. Un momento decisivo per arrivare fino in fondo pensando al progetto che verrà in vista della prossima stagione. Il nuovo direttore sportivo sarà Cristiano Giuntoli, ma non è ancora stato liberato dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il club bianconero dovrà così prendere una decisione per quanto riguarda anche la scelta del prossimo allenatore. Negli ultimi giorni si è parlato di un addio immediato con Massimiliano Allegri visto che non sono piaciute le sue dichiarazioni dopo la sconfitta di Empoli.
Panchina Juventus, spunta il nome a sorpresa di Fabio Grosso
Al momento il progetto bianconero è in stand-by per provare a decifrare tutto in breve tempo. Una strategia che sarà chiara a partire dal 4 giugno, quando terminerà ufficialmente la stagione della Juventus. Un modo per rimettersi al lavoro dopo l’annata deludente tra sanzioni e pessimi risultati collezionati in campo.
Nelle ultime ore è sbucato un nuovo nome per quanto riguarda la panchina della Juventus. Tra i vari Igor Tudor, Thiago Motta e Sergio Conceiçao, l’edizione odierna de ‘La Repubblica’ ha inserito nella lunga lista anche Fabio Grosso, che conosce molto bene l’ambiente bianconero visto che ha allenato in passato la Primavera della Juventus. In questa stagione ha conquistato la promozione in Sere A alla guida del Frosinone con ben tre giornate d’anticipo. La sua carriera da allenatore è iniziata proprio con la Juventus guidando la formazione Primavera il Torneo di Viareggio nel 2016.
Grosso ha allenato anche il Sion in Svizzera, mentre in massima serie l’unica esperienza è stata sulla panchina del Brescia con l’esonero immediato in meno di un mese dopo tre sconfitte collezionate. Un’idea low cost per risanare il bilancio della società che sta attraversando un momento delicato dal punto di vista finanziario. Non ci saranno i milioni provenienti dalla Champions League con tanti big che non saranno riscattati facendo così il loro ritorno a Torino.