Il tecnico portoghese, che già aveva mostrato la sua rabbia in conferenza stampa, si è poi scatenato all’uscita dallo stadio
Furia Mourinho. Se il tecnico portoghese, nell’immediato post partita di Budapest, si era mostrato più che lucido nell’analizzare la sua posizione rispetto ai programmi della società in vista di una sua permanenza nella Capitale, altrettanto non può dirsi del comportamento tenuto all’uscita dalla Puskas Arena.
Il senso di orgoglio ed appartenenza emerso nell’emozionante discorso ai suoi calciatori ha lasciato spazio ad una rabbia incontrollata, diretta verso l’obiettivo già chiamato in causa in conferenza stampa.
“Visto che Taylor è un arbitro top, spero arbitrerà in futuro solo in Champions. Può fare le sue c****e lì, invece di arbitrare in Europa League“, aveva detto lo Special One davanti ai microfoni dei giornalisti in sala stampa. L’arbitraggio del fischietto inglese non è affatto piaciuto al portoghese, e tanto meno ai tifosi giallorossi.
Colpa della cattiva gestione dei cartellini (con una netta sproporzione tra i ‘gialli’ comminati ai romanisti e quelli sventolati agli andalusi), del discusso episodio del rigore prima dato al Siviglia e poi tolto, e soprattutto di un ‘mani’ in area, a 10′ dal 90′, che avrebbe potuto cambiare le sorti della finale.
La convinzione generale, dopo il primo sfogo a caldo, era quella di un allenatore che aveva fatto sbollire la rabbia con le succitate dichiarazioni al vetriolo. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Mourinho prende di petto Taylor: cosa è accaduto alla Puskas Arena
Il tecnico lusitano, come documentato da un video che è diventato da subito virale sul web, ha atteso il direttore di gara inglese al parcheggio dei bus, nella pancia dello stadio ungherese.
Appena vista la sua sagoma, lo Special One si è diretto verso l’arbitro, apostrofandolo con un’eloquente espressione: “Sei una fottuta disgrazia”, ha urlato Mourinho. Inutili i tentativi fatti dal desigantore UEFA Roberto Rosetti di calmare l’allenatore, ancora in piena trance agonistica.
Al netto di possibili provvedimenti che lo stesso organismo istituzionale europeo potrebbe prendere nei confronti dell’ex Inter e Chelsea – il portoghese rischia una lunga squalifica-, le cronache riportano anche altre aggressioni verbali, e non solo, subite dall’arbitro britannico. Stavolta però, Mourinho non c’entra.
All’aeroporto di Budapest, nel pomeriggio seguente alla finale di Europa League, Taylor è stato riconosciuto da diversi tifosi giallorossi in attesa del loro volo di ritorno a Roma. Sono partiti da subito insulti e un lancio di oggetti, coi supporters a stento trattenuti dal servizio d’ordine del terminale nonchè dai sette agenti di scorta immediatamente assegnati al fischietto inglese.
Momenti di vera tensione, con le cronache che hanno anche riportato lo spavento dei familiari di Taylor – moglie e figlia – che viaggiavano con lui.