Si chiede la revoca di uno degli scudetti conquistati dalla Juventus per creare una vera pena afflittiva. La storia non può concludersi così.
Dopo la sentenza della Giustizia Sportiva sui due filoni di inchiesta che riguardavano i bianconeri, rimane l’impressione di una punizione non troppo severa per quanto accaduto.
La Juventus sta per concludere il campionato con un piazzamento fuori dall’Europa che conta. L’eventuale settimo posto può valere la Conference League, ma poi andrebbe analizzata la situazione della Uefa, con la possibile decisione di escludere a prescindere i bianconeri dalle prossime coppe internazionali.
Quello che Ceferin vorrà fare (c’è in ballo anche il Barcellona) potrebbe cambiare lo scenario della prossima stagione, ma nemmeno troppo. Si perché per “La Vecchia Signora” non può contare sui soldi della Champions League e questo rappresenta un vulnus fortissimo per il proprio bilancio.
Certo che nell’immaginario collettivo ci si attendeva una mano più pesante nei confronti della squadra di Allegri. Il primo processo per le plusvalenze aveva portato ad un -15, mentre dopo l’intervento del Collegio di Garanzia del Coni si è scesi a -10. Poi c’era grande attesa per il filone riguardante la manovra stipendi, che in molti ritenevano più grave.
Alla fine invece il patteggiamento raggiunto tra la Juve e la Procura ha spiazzato un po’ tutti. Le dichiarazioni del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sono state piuttosto concilianti, visto che come riporta SportMediaset ha dichiarato: “Credo sia il risultato più bello per il calcio italiano”.
Di certo parole che non possono far piacere ai tifosi e agli addetti ai lavori delle altre squadre italiane. Proprio su questa corrente di pensiero si trova anche Tommaso D’Angelo, direttore delle Cronache di Salerno, intervistato da Radio Napoli Centrale.
Le sue parole riguardano il campionato 2018/2019, quello vinto dalla Juve di Allegri sul Napoli di Sarri: “Bisognava revocare lo scudetto vinto quell’anno grazie a tutti gli imbrogli fatti. Questa sarebbe una vera pena afflittiva”.
Una battuta, nemmeno troppo scherzosa, che riporta alla luce una stagione molto combattuta e che ha portato a pesantissime critiche al mondo arbitrale. Sotto la lente d’ingrandimento finirono le decisioni di Orsato nella gara tra Inter e Juventus, soprattutto per la mancata espulsione di Pjanic. Alla fine non bastarono nemmeno i 91 punti dei ragazzi di Sarri per battere i bianconeri.
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